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Autore: Redazione di Urbino
Il centro feltresco vanta la presenza delle reliquie del Santo Patrono degli Innamorati. Sassocorvaro è un’antica ed interessante cittadina che sorge nella Valle del Foglia, tra le colline del Montefeltro e si specchia sul lago di Mercatale. La sua carta d’identità segnala un’importantissima caratterizzazione: la Rocca ubaldinesca che troneggia sulle case del borgo con la sua mole imponente. Eretta su progetto del grande architetto Francesco di Giorgio Martini, per volere di Ottaviano Ubaldini della Carda, intimo del grande duca Federico da Monefeltro, offre ai visitatori l’opportunità di fare un grande tuffo in un passato di feste, contese, congiure, intrighi, amori. Nella Seconda Guerra Mondiale…
Grande successo per “Università aperta”, l’evento di orientamento agli studi dell’Università di Urbino Carlo Bo. Il numero di studenti iscritti ha infatti raggiunto le 30.000 unità a testimonianza dell’interesse suscitato. “Anche se siamo collegati da lontano” ha salutato il rettore Giorgio Calcagnini “iscrivendovi a Urbino potrete cogliere il valore di una comunità come Urbino, nella quale studenti e docenti si incontrano per le strade oltre che nelle aule, tanto che io stesso mi ritrovo ogni giorno a mensa con gli studenti. Pur essendo antico, l’Ateneo è proiettato al futuro nelle tecnologie e nelle strutture, con ottimi servizi di alloggio e…
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). La Giornata Mondiale del Malato compie 30 anni ed il versetto lucano scelto per illuminarne il senso ed il significato esprime chiaramente l’intenzione originaria di questo evento ecclesiale, voluto da San Giovanni Paolo II come «occasione per crescere nell’atteggiamento di ascolto, ed io mi permetto di aggiungere, un ascolto gentile, di riflessione e di impegno fattivo di fronte al grande mistero del dolore e della malattia». L’esortazione di Cristo, così come riportata dall’evangelista Luca, crea una relazione forte e concreta fra sperimentarsi destinatari della misericordia divina e divenire protagonisti di…
Giancarlo Gori. In ogni paese si distinguono alcuni personaggi che sembrano avere addosso tutto il passato, tra questi nella nostra Vallata del Metauro, si distingue Giancarlo Gori noto per gli studi sull’archeologia di Fossombrone. A lui, nel passato, si è rivolto anche il museo Leonardi per saperne di più sulle lapidi paleocristiane donate all’inizio del 900 al Capitolo della cattedrale di Urbania dai conti Matterozzi, preziose reliquie provenienti dalle catacombe romane. Il personaggio continua a lavorare con operosità e intelligenza. In questi giorni mi giunge la sua recente pubblicazione riguardante il carteggio epistolare tra due Insigni forsempronesi: Carlo Bertelli (1812…
La Fondazione del Pellicano ha indetto la nuova edizione del concorso mariano quest’anno sul tema “… tornarono in cerca di Lui a Gerusalemme”. Continuano ad arrivare da varie parti d’Italia le opere del concorso artistico, letterario e fotografico per l’anno 2021-2022 indetto dalla Fondazione “Il Pellicano” di Trasanni di Urbino, dal titolo: «Non avendolo trovato, tornarono in cerca di Lui a Gerusalemme». Ricordiamo che l’iniziativa, finalizzata alla diffusione del culto mariano attraverso la conoscenza e l’approfondimento di testi evangelici, ha suscitato negli anni scorsi vivo interesse e registrato ampia partecipazione offrendo la possibilità di riflettere su tematiche attuali e problematiche di grande…
Mercoledì è stato presentato e nuovamente esposto al pubblico nella biblioteca del Duca uno stendardo bizantino quattrocentesco facente parte delle collezioni della Galleria (rimarrà solo fino al 27 a causa della delicatezza del manufatto). La sua storia è curiosa: si tratta di un velo in seta ricamato con fili d’oro e d’argento, ritraente Manuele Paleologo, imperatore bizantino, che prega l’Arcangelo Michele. Sul tessuto, sempre a ricamo, è riportato, in greco, il testo della supplica e la risposta dell’Arcangelo. Il vessillo rosso proviene dall’Abbazia di Fonte Avellana, forse donato dal cardinal Bessarione (amico del duca Federico) che ne fu Abate Commendatario,…
1.Antonio Savini consegnò al Monte di Pietà un capitale di 7000 scudi per fondare un ospedale per gli infermi. Il locale scelto fu l’ex convento dei Terziari dove oggi troviamo l’asilo infantile (in fondo a via Garibaldi) e fu aperto nel 1762. Furono scelti due infermieri che dovevano essere “di bona ed onesta vita e timorati di Dio – avranno il puro comodo di abitare nell’ospedale e l’usufrutto dell’orto che dovranno bonificare; custodire scrupolosamente le robe dell’ospedale, specialmente gli infermi; tener pulito l’oratorio; non manchi l’assistenza del Curato ai moribondi; non dar ricetto a persone contumaci sìa pel civile come…
Il prezioso dipinto eseguito nel 1606 da Gian Andrea Urbani, è stato sottoposto a restauro ed esposto in mostra a Perugia. È tornato, dopo un anno di assenza, nella cappella costruita appositamente per lui all’interno dell’oratorio di San Giuseppe, il dipinto Sposalizio della Vergine, la più antica copia dell’omonimo quadro di Raffaello. E, tornato a casa, ritrova una cappella più bella di quando l’aveva lasciata. Per meglio dire, ritrova la cappella totalmente restaurata, tornata all’originario splendore. Restauri. Ciò è accaduto perché nel corso del 2021 si sono svolti ben due importanti cantieri di restauro. Il quadro, tela datata 1606 eseguita da Gian…
Quando si parla del Beato Benedetto, il pensiero va a Fossombrone, e più precisamente al Colle dei Santi. Egli nacque a Urbino il 23 settembre 1560 dalla nobile famiglia Passionei, nel palazzo che tuttora è uno dei simboli architettonici della città. Fu battezzato con il nome di Marco; rimasto orfano, fu affidato a uno zio che viveva a Cagli e studiò filosofia e legge presso le università di Perugia e Padova. Divenne Benedetto da Urbino nel maggio del 1584, iniziando il noviziato nel convento di Santa Cristina. E’stato un presbitero cappuccino italiano. Decise poi di entrare tra i frati minori…
Le cronache o i diari di un evento, che oggi si chiamano in altri modi e sono affidati ai social di turno, rispondono all’indubitabile diritto di conoscere lo stato del cammino di qualcosa che sta a cuore. Per questo è opportuno e doveroso condividere con i nostri lettori lo stato dell’arte del nostro Sinodo diocesano. Nel rimandare la cronaca dei momenti passati alle preziose note di don Andreas Fassa nei numeri precedenti, oggi ci si vuole concentrare sul momento di svolta occorso al nostro itinerario sinodale. Intorno alla fine dello scorso anno gli incontri nelle commissioni e sottocommissioni sono risultati…