Autore: Redazione di Urbino

La cerimonia di consacrazione presieduta dall’arcivescovo Tani con numerosi sacerdoti le Confraternite e un grande numero di fedeli. Quella di domenica 24 aprile è stata una giornata di grande significato e di forte suggestione per il nuovo Santuario di Ca’ Staccolo di Urbino dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Dopo molti anni, anzi dopo vari decenni di progettazioni, raccolta di contributi, esecuzioni dei lavori, si è giunti finalmente alla realizzazione dell’opera voluta da Elia Bellebono, un umile artigiano che poi diventerà un amatissimo sacerdote. Popolo. I momenti più alti della vita del nuovo Santuario sono stati l’inaugurazione, avvenuta alla presenza del Cardinale…

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È ripresa a Fermignano l’antica tradizione della processione del Venerdì Santo. Dopo due anni di fermo dovuto alle vicende dolorose della pandemia che ha bloccato praticamente ogni attività dove era previsto il contatto umano, si è tornati a portare in processione il Cristo Morto con la partecipazione dell’intera comunità cittadina sempre presente a questa significativa iniziativa. Il “catafalco” o “cataletto” su cui è adagiato il Corpo di Nostro Signore è stato accompagnato, come ogni anno, dai membri della Venerabile Confraternita del Gonfalone e dai bimbi che recavano in mano i simboli della passione. A seguire c’era la statua della Madonna…

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La Galleria Nazionale delle Marche ha riaperto sale dove sono esposte opere del Ridolfi, Cialdieri, Algardi, Domenichino, Carracci e Barocci. Lo scorso 6 aprile la Galleria Nazionale di Palazzo Ducale ha riaperto, con un nuovo allestimento, sei sale della reggia di Federico, già in passato visitabili ma chiuse al pubblico da alcuni mesi per permettere un completo riallestimento e un cambio dell’impianto illuminotecnico. E la riapertura, che nelle intenzioni del direttore Luigi Gallo proseguirà a luglio con il resto del secondo piano finora mai aperto, ha riservato non poche sorprese. Progetto. Anche le prime sale con opere di Barocci e dei…

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L’incredulità dell’apostolo Tommaso all’annuncio degli Apostoli di aver visto il Risorto, ci è preziosa, perché parla di noi; noi che vorremmo vedere, toccare (“Se non vedo non credo!”). È così che molti vagano per santuari o luoghi dove, si dice, che si vede qualcosa, è apparso qualcosa, vogliono vedere… “Se vedrò un miracolo crederò”. Gesù sembra dire a Tommaso: Solo con i tuoi sensi non puoi giungere a me e stare con me, che sono ora in un’altra dimensione; con i tuoi occhi e con i sensi non potrai continuare una relazione con me perché ora io entro in una…

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Nel volume di Anna Paoli “Il Novecento a Urbania di Alessandro Brardinoni” (STIBU Urbania. 2020), viene offerto uno sguardo realistico che comprende espressioni e irregolarità legate al dialetto e alla parlata locale, lasciate per far parlare il narratore con una lingua sua, adatta a raccontare la realtà paesana e campagnola di Urbania, da lui vissuta dai primi decenni del Novecento al 2000 inoltrato. Con questa testimonianza l’autore sembra voler riannodare il presente scollato da quella civiltà agricola che noi abbiamo vissuto nella prima età, spazzata via dalla storia dai mutamenti troppo rapidi e radicali del secondo Novecento, nella convinzione che…

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Don Cotignoli. Erano i preti murriani che interpretavano la “Rerum novarum” di Leone XIII con spirito profetico creando problemi alla gerarchia della Romagna. Perché vennero da noi? Nell’ultimo decennio dell’800 il vescovo faentino di Urbania e Sant’Angelo in Vado Francesco Baldassarri, accolse nella sua Diocesi alcuni sacerdoti suoi conterranei. Su quella scia, il ligure Giacomo Ghio, nominato arcivescovo di Urbino nel 1912, assecondò la richiesta di don Vincenzo Valentini, faentino e rettore del Seminario, di accogliere in Diocesi alcuni preti romagnoli, bravi ma che avevano preso troppo alla lettera le indicazioni dell’enciclica “Rerum novarum”. Arrivò da Bagnacavallo anche don Edmondo…

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Fino al 26 giugno un percorso espositivo di stampe/incisioni dal titolo “Raffaello e l’incisione. Da Roma agli antichi Paesi Bassi e a Liegi”. Una mostra realizzata per dare ulteriore omaggio al divin pittore Raffaello, curata dal ricercatore prof. Antonio Geramicca dell’Università di Liegi, dalla prof.ssa Dominique Allart della stessa Università e dal Presidente dell’Accademia Raffaello di Urbino prof. Luigi Bravi. All’inaugurazione erano presenti nella Casa Raffaello, presso la Bottega Giovanni Santi, le personalità del mondo dell’arte e della cultura, i diversi docenti dell’Accademia Raffaello di Urbino e un folto pubblico. Wittern. L’esposizione mette in luce le numerose incisioni tratte dalle diverse…

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Solo il discepolo più giovane riesce a comprendere veramente il senso di quello che è accaduto al Signore Gesù. L’evangelista Giovanni ci narra la scoperta della tomba vuota di Gesù da parte di Maria di Màgdala che arriva al sepolcro quando “era ancora buio” e questo a significare che il suo cuore era oscurato dal dolore e dall’angoscia per non aver trovato il Maestro tanto amato, nonché la sua incapacità insieme alla comunità di Gesù, di comprendere la novità di una vita capace di superare la morte. Maria di Màgdala ha atteso che fosse trascorso il sabato, giorno di precetto rigoroso, nel…

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Domenica della Misericordia, 24 aprile, alle 15,30 l’Arcidiocesi di Urbino Urbania Sant’Angelo in Vado si raccoglie in preghiera a Ca’ Staccolo per consacrare il Santuario al Sacro Cuore di Gesù come aveva sognato il suo fondatore, Elia Bellebono nella chiesa di San Francesco. Il ciabattino della bergamasca proiettato nella nostra città universitaria dalla Provvidenza. Erano gli anni della contestazione. Con i contestatori  atei e miscredenti Elia entra subito in sereno dialogo suscitando comprensione e amabilità, ispirata dal Cuore di Gesù. Così alla perseveranza della strada per il sacerdozio aggiunge quella della fondazione del Santuario pensando soprattutto agli studenti. L’uomo che…

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Domenica delle Palme è tornata alla Casa del Padre dopo breve malattia la giovane avvocatessa Mimma Mazzei dell’ordine francescano secolare. Carissima Mimma, sul finire della domenica delle Palme, ci hai lasciati, in punta di piedi, dopo una malattia scoperta solo un anno fa. Avevi scelto fin da subito di vivere nel silenzio il cammino doloroso che ti ha condotta al ritorno alla casa del Padre: in pochissimi eravamo al corrente di quale fosse la tua croce! Quanta dignità nell’affrontare ogni giorno, cercando di non farti accorgere di quanto le cure oncologiche ti segnassero! Nei momenti di “tempo opportuno” mi ripetevi “Sia…

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