Autore: Redazione di Urbino

L’edificio risale alla seconda metà del Quattrocento ma fu l’architetto Pietro Francesco Tagliapietra detto Il Paciotto, circa un secolo dopo, ad acquistarla e a darle darle lustro. La villa rinascimentale che sorge su un poggio a lato della Strada Statale 73 bis a circa un chilometro dal piazzale del Mercatale, di fronte ai Torricini di Palazzo Ducale, è conosciuta come Cal Paciotto anche se in vari documenti è indicata col  nome di Cà Paciotti e Cà Il Paciotto. Trattandosi di proprietà privata e non essendo stata teatro di eventi tali da richiamare l’attenzione dei media, questa bella ed importante struttura…

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Nell’anno in cui si festeggiano i 600 anni dalla nascita di Federico da Montefeltro, in Urbino la prima iniziativa che lo celebra è un ciclo di incontri curato dalla Pro Loco in collaborazione con UNILIT – Università della Terza Età e patrocinato dal Comune di Urbino. Nell’ambito delle normali lezioni dell’UNILIT che si svolgono a Palazzo Petrangolini, la Pro Loco è stata invitata a coordinare un sottogruppo di appuntamenti ed è stato naturale dedicarlo alla figura più importante dell’anno. Il primo incontro si è tenuto mercoledì 23 ed è stato animato da Lucia Bedini, che ha parlato di Federico sotto…

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Sabato 12 febbraio nella santa Messa vespertina è stato ricordato il vescovo mons. Enrico Bartolucci nell’anniversario della morte. Padre Enrico, come lo chiamavano tutti, era nato a Mercatello il 14 marzo 1929. Entrato giovanissimo nei Comboniani, emette i voti a Firenze e riceve l’ordinazione sacerdotale il 7 giugno 1952 nel duomo di Milano per le mani del cardinale Schuster. Pochi mesi più tardi è chiamato dal suo Istituto a collaborare alla rivista missionaria “Nigrizia” di cui in seguito diventerà direttore. Nel 1963 la prima esperienza missionaria diretta, nella missione di Mabayi, in Burundi. Dopo vari incarichi, viene nominato segretario generale…

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Il centro feltresco vanta la presenza delle reliquie del Santo Patrono degli Innamorati. Sassocorvaro è un’antica ed interessante cittadina che sorge nella Valle del Foglia, tra le colline del Montefeltro e si specchia sul lago di Mercatale. La sua carta d’identità segnala un’importantissima caratterizzazione: la Rocca ubaldinesca che troneggia sulle case del borgo con la sua mole imponente. Eretta su progetto del grande architetto Francesco di Giorgio Martini, per volere di Ottaviano Ubaldini della Carda, intimo del grande duca Federico da Monefeltro, offre ai visitatori l’opportunità di fare un grande tuffo in un passato di feste, contese, congiure, intrighi, amori.  Nella Seconda Guerra Mondiale…

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Grande successo per “Università aperta”, l’evento di orientamento agli studi dell’Università di Urbino Carlo Bo. Il numero di studenti iscritti ha infatti raggiunto le 30.000 unità a testimonianza dell’interesse suscitato. “Anche se siamo collegati da lontano” ha salutato il rettore Giorgio Calcagnini “iscrivendovi a Urbino potrete cogliere il valore di una comunità come Urbino, nella quale studenti e docenti si incontrano per le strade oltre che nelle aule, tanto che io stesso mi ritrovo ogni giorno a mensa con gli studenti. Pur essendo antico, l’Ateneo è proiettato al futuro nelle tecnologie e nelle strutture, con ottimi servizi di alloggio e…

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«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). La Giornata Mondiale del Malato compie 30 anni ed il versetto lucano scelto per illuminarne il senso ed il significato esprime chiaramente l’intenzione originaria di questo evento ecclesiale, voluto da San Giovanni Paolo II come «occasione per crescere nell’atteggiamento di ascolto, ed io mi permetto di aggiungere, un ascolto gentile, di riflessione e di impegno fattivo di fronte al grande mistero del dolore e della malattia». L’esortazione di Cristo, così come riportata dall’evangelista Luca, crea una relazione forte e concreta fra sperimentarsi destinatari della misericordia divina e divenire protagonisti di…

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Giancarlo Gori. In ogni paese si distinguono alcuni personaggi che sembrano avere addosso tutto il passato, tra questi nella nostra Vallata del Metauro, si distingue Giancarlo Gori noto per gli studi sull’archeologia di Fossombrone. A lui, nel passato, si è rivolto anche il museo Leonardi per saperne di più sulle lapidi paleocristiane donate all’inizio del 900 al Capitolo della cattedrale di Urbania dai conti Matterozzi, preziose reliquie provenienti dalle catacombe romane. Il personaggio continua a lavorare con operosità e intelligenza. In questi giorni mi giunge la sua recente pubblicazione riguardante il carteggio epistolare tra due Insigni forsempronesi: Carlo Bertelli (1812…

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La Fondazione del Pellicano ha indetto la nuova edizione del concorso mariano quest’anno sul tema “… tornarono in cerca di Lui a Gerusalemme”. Continuano ad arrivare da varie parti d’Italia le opere del concorso artistico, letterario e fotografico per l’anno 2021-2022 indetto dalla Fondazione “Il Pellicano” di Trasanni di Urbino, dal titolo: «Non avendolo trovato, tornarono in cerca di Lui a Gerusalemme». Ricordiamo che l’iniziativa, finalizzata alla diffusione del culto mariano attraverso la conoscenza e l’approfondimento di testi evangelici, ha suscitato negli anni scorsi vivo interesse e registrato ampia partecipazione offrendo la possibilità di riflettere su tematiche attuali e problematiche di grande…

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Mercoledì è stato presentato e nuovamente esposto al pubblico nella biblioteca del Duca uno stendardo bizantino quattrocentesco facente parte delle collezioni della Galleria (rimarrà solo fino al 27 a causa della delicatezza del manufatto). La sua storia è curiosa: si tratta di un velo in seta ricamato con fili d’oro e d’argento, ritraente Manuele Paleologo, imperatore bizantino, che prega l’Arcangelo Michele. Sul tessuto, sempre a ricamo, è riportato, in greco, il testo della supplica e la risposta dell’Arcangelo. Il vessillo rosso proviene dall’Abbazia di Fonte Avellana, forse donato dal cardinal Bessarione (amico del duca Federico) che ne fu Abate Commendatario,…

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1.Antonio Savini consegnò al Monte di Pietà un capitale di 7000 scudi per fondare un ospedale per gli infermi. Il locale scelto fu l’ex convento dei Terziari dove oggi troviamo l’asilo infantile (in fondo a via Garibaldi) e fu aperto nel 1762. Furono scelti due infermieri che dovevano essere “di bona ed onesta vita e timorati di Dio – avranno il puro comodo di abitare nell’ospedale e l’usufrutto dell’orto che dovranno bonificare; custodire scrupolosamente le robe dell’ospedale, specialmente gli infermi; tener pulito l’oratorio; non manchi l’assistenza del Curato ai moribondi;  non dar ricetto a persone contumaci sìa pel civile come…

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