San Michele al Fiume
a cura della Pastorale Familiare
Domenica 27 marzo, nella parrocchia di San Michele al Fiume, si sono tenuti i vespri organizzati dalla Pastorale Familiare guidati da don Michele Giardini che ha impostato la riflessione a partire dal tema dell’amore eterno. Quello stesso amore di cui anche le famiglie sono testimoni in quanto con il sacramento del matrimonio sono entrate a far parte di questa eternità.
Don Michele ha, poi, ripreso le tre parole dal documento del Papa: testimonianza, educare e partecipare. “Testimonianza” in quanto essendo noi parte di quell’Amore infinto siamo chiamati a esserne testimoni. Testimoni nei confronti dei figli, dei giovani,.. e da qui il tema dell’Educare, in una società in cui anche l’amore sembra essere qualcosa di transitorio che oggi c’è e domani può non esserci siamo noi a educare sull’importanza di costruire, custodire, impegnarsi affinché duri per sempre. L’ultima parola, “partecipare”, è stata introdotta dalla prima lettura del liturgia domenicale del giorno dove si legge parlando degli Israeliti “come ebbero mangiato i prodotti della terra, la manna cessò” (Gs 5,9a.12). Questo è il concetto per cui il Signore rispetta la nostra responsabilità e la nostra libertà. Perciò, nel momento in cui abbiamo la possibilità di fare le cose da soli con le nostre mani, lui ci rispetta e non manda più “la manna”, dall’altra parte abbiamo la certezza che quando oggettivamente non possiamo farcela da soli ci sta vicino sempre!
Perciò l’importanza del partecipare e dell’essere attivi e responsabili anche per piccole cose, piccoli gesti i quali non è vero che non cambiano nulla e non è vero che siccome sono piccoli possono essere non fatti.
Il vespro si è concluso con un bel momento di fraternità nel sagrato della chiesa dove la parrocchia di San Michele al fiume ha organizzato un aperitivo. Grazie alla parrocchia di San Pio X per aver preparato la preghiera “allargata” del Vespro.
Grazie a don Gianfranco Ciccolini per averci aiutato nella riflessione: ci ha fatto riflettere sull’importanza della liturgia che è “seme” di come si vive poi concretamente la quotidianità famigliare ed è fonte e culmine della vita cristiana
Come segno ha portato “la staccia”, cioè il passino a maglie strette per setacciare la farina, segno che è servito per capire che nella coppia e in famiglia il confronto è costituito dal parlare e dall’ascoltare.
Prossimo appuntamento il 10 aprile nella parrocchia di Lucrezia per la zona del Metauro e a Bellocchi per la zona di Fano.