Fano
di Redazione
“L’inedito, nella Chiesa delle Origini e nella Chiesa di oggi” è stato il tema trattato giovedì 20 gennaio, in modalità on line, nell’incontro ecumenico di Metropolia.
Dopo la preghiera introdotta dal Vice Direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso Gabriele Micci, la parola è passata all’Arcivescovo di Pesaro Mons. Piero Coccia che, a nome anche degli altri due Vescovi, ha ringraziato coloro che, da anni, lavorano nel campo dell’ecumenismo e il relatore della mattinata don Giuliano Savina, Direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della CEI, per il nuovo impulso che sta dando all’ufficio. “Questa giornata coincide con il cammino sinodale che stiamo facendo nelle chiese particolari. Facciamo sì che l’esperienza della sinodalità si concretizzi e si esprima attraverso anche una sensibilità ecumenica”. Il Vescovo Armando, nel suo intervento, si è soffermato sulla carenza di fede. “Oggi il problema di fondo è la carenza di fede; tutti stiamo cercatori e speriamo di non essere depistatori o persone impigrite come gli scribi a Gerusalemme. L’augurio è di incoraggiarci reciprocamente a cercare Dio nel volto di Gesù”.
A portare il suo saluto anche Padre Serafino da Rimini, vicario del Metropolita Policarpo. “Speriamo – ha affermato – di sostenere al meglio i nostri fedeli nella zona e camminare insieme affinchè siamo tutti una cosa sola”. L’Arcivescovo di Urbino, Urbania, Sant’Angelo in Vado, Mons. Giovanni Tani, ha auspicato che questo incontro ecumenico possa contribuire a questo cammino che sperimentiamo continuo anche se lento, ma siamo tutti consapevoli che nelle persone c’è molto desiderio di portare avanti questo cammino verso un’unità, quella che il Signore desidera.
“Come ci ricorda Papa Francesco – ha sottolineato don Giuliano nel suo intervento – questo è un tempo complesso, difficile, dove non possiamo più essere come prima. In questo tempo difficile, il Signore c’è, è presente e ci chiede e ci educa al discernimento, ovvero vagliare e per vagliare occorre saper leggere, guardare la realtà”. Ha accennato, poi, al cammino sinodale che ci coinvolge tutti e la prima tappa è fondamentale perché è quella che ci permette di conoscere un inedito perché nasce da ciò che ascoltiamo. “La presidenza CEI ha chiesto all’Ufficio Ecumenismo di essere la sede di un osservatorio permanente il cui scopo è quello di passare dall’approssimazione alla consapevolezza di essere in un’Italia, nel cuore del Mediterraneo, sempre più pluriconfessionale e plurireligiosa, consapevolezza che deve essere colta nelle nostre comunità cristiane”. Dalle parole di Savina è nato un confronto tra i partecipanti all’incontro.
La registrazione integrale dell’incontro ecumenico è disponibile sul sito www.fanodiocesi.it