Cagli
di Redazione
Lunedì 15 febbraio sono state celebrate le esequie di don Gilberto Ciaruffoli tornato alla Casa del Padre a 82 anni sabato 13 febbraio.
Riportiamo il saluto dei sacerdoti di Cagli al presbitero: “Il nostro caro Don Gilberto è entrato nella vita piena, per congiungersi a Gesù nella liturgia del Cielo. Da più di un anno Don Gilberto lottava contro un tumore. Non è mai riuscito ad arrabbiarsi, neanche con questa malattia, che giorno dopo giorno, e soprattutto in quest’ultima settimana, gli ha tolto le forze. Ma l’ha vissuta sempre consegnato alle mani di Dio, con tanta dignità, e sempre con il timore di essere di peso a noi Confratelli e ai suoi familiari che si sono presi cura di lui con tanto affetto, fino alla fine. Oggi diciamo grazie al Signore per avercelo donato. E lo facciamo con le lacrime agli occhi, lacrime di gratitudine per tutto il bene che abbiamo ricevuto attraverso di lui. La sua bontà disarmante, la sua semplicità, la sua generosità concreta e l’umiltà con cui ha camminato e servito la sua gente, hanno segnato la vita di tutti noi che lo abbiamo conosciuto, accompagnando con delicatezza e forza intere generazioni. Instancabile, fino a pochi giorni fa, disponibile a qualsiasi ora, soprattutto per celebrare il sacramento della Confessione, al quale ha dato sempre tanto tempo, per donare ai fratelli la misericordia di Dio.
Uomo di Dio. Davvero un uomo di Dio, talmente libero di sé da non essersi mai tirato indietro nel servizio, tra i poveri, gli ammalati, i giovani, che volentieri passava a salutare in oratorio, al Campetto, finché ha potuto. In questi ultimi mesi ci ha testimoniato ancora la sua grande libertà, nell’affrontare questa malattia affidandosi col sorriso a Dio e alle nostre mani. E sempre con quel pizzico della sua buona testardaggine. Quando la sua situazione è improvvisamente precipitata, teneva in mano il suo breviario per la preghiera e la corona del Rosario, ed in quella preghiera c’eravamo tutti noi. Caro Don Gilberto, ringraziamo il Signore per te, per il dono della tua umanità e della tua fede granitica, per il tuo essere sacerdote, profondamente innamorato di Dio e proprio per questo innamorato della tua gente. Oggi chiudi gli occhi su questo mondo, ma sappiamo che dal cuore di Gesù continuerai a tenerli aperti su tutti noi. Noi ti affidiamo alle mani di Maria, per la quale hai sempre avuto un affetto speciale. Sei volato in Cielo proprio nel giorno della Madonna della Fiducia, venerata nel Seminario Romano nel quale avevi vissuto gli anni della formazione.
Pastore buono. Siamo certi che sarà Lei a portarti nell’abbraccio di Gesù. E alla porta del Paradiso saranno i poveri, i tuoi poveri, a riconoscerti e a farti entrare nella Festa. Riposa in pace, Pastore buono, sei stato un padre per noi. Non ti dimenticheremo. Tu ricordati di noi!