In occasione della Settimana Africana Regionale, evento organizzato da L’Africa Chiama onlus, nella giornata conclusiva di sabato 6 ottobre è stato consegnato il tradizionale premio “Ho l’Africa nel cuore” a Yvan Sagnet, giovane camerunense simbolo della lotta contro il caporalato in Italia.
Alla cerimonia di consegna, che si è tenuta presso l’ex chiesa Sant’Arcangelo a Fano, presenti il sindaco di Fano Massimo Seri, il vicepresidente dell’assemblea legislativa della Regione Marche Renato Claudio Minardi, Sara Mengucci assessore alla solidarietà del comune di Pesaro, Andrea Giuliani vicesindaco del comune di Colli al Metauro e Mirco Giampieri assessore del comune di Fermo con delega alle politiche sociali, educative e dell’immigrazione.
Italo Nannini, presidente di Africa Chiama onlus, ha illustrato le attività dell’associazione nei tre Paesi dove opera e ha ringraziato Sagnet per aver accettato questo Premio. Giovanni Giovanelli, responsabile territoriale della CISL, ha introdotto l’intervento di Yvan Sagnet presentando i suoi due libri “Ama il tuo sogno” che racconta la sua esperienza come raccoglitore di pomodori e leader dello storico sciopero e “Ghetto Italia” scritto insieme al sociologo Leonardo Palmisano, che mette in luce la dura realtà dei ghetti in cui sono costretti a vivere i braccianti stranieri e mette in evidenza anche le responsabilità della piccola e grande distribuzione organizzata nel sistema di sfruttamento nelle campagne. “Da dieci anni sono impegnato a ridare dignità ai lavoratori – ha affermato Sagnet – in particolare a quelli vittima di caporalato che ho scoperto con sorpresa essere diffuso anche in Italia. Occorre – ha concluso Sagnet – contrastare la piaga del caporalato con un consumo critico e consapevole dei prodotti agricoli”.
Lo scorso anno è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana per il suo impegno quotidiano nella lotta contro il caporalato.