Lo scorso 2 settembre Pesaro ha festeggiato il 75° anniversario della Liberazione con una serie di iniziative di grande rilievo istituzionale, alla presenza delle massime autorità civili e militari. Significativa la partecipazione della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz.
Motivazione. Per lei, cittadina onoraria di Pesaro, il Comune ha organizzato un incontro pubblico, nella sala rossa, alla presenza del sindaco Matteo Ricci e del presidente del Consiglio comunale Marco Perugini. Per l’occasione le è stata donata, a nome della città, una penna in legno d’ulivo realizzata dall’artista fanese Manuel De March, affetto da sindrome di Down. Un piccolo capolavoro che in passato ha già consegnato nelle mani di Giorgio Napolitano, di Papa Francesco e di altri illustri personalità. Ad accompagnare Manuel c’era la mamma Romina Alesiani e il direttore del “Nuovo Amico” Roberto Mazzoli. «Ci è sembrato bello scegliere Manuel – ha detto il sindaco Ricci – perché in lui c’è la voglia di amare la vita di guardare con determinazione il futuro. C’è la capacità di rialzarsi nonostante le difficoltà e di mettere in gioco tutto il suo talento. Attraverso di lui premiamo Liliana Segre ma anche tutti coloro che nella vita ci provano sempre».
Determinazione. «Il vero regalo per me – ha detto Segre – è l’onore di avere conosciuto Manuel, un esempio di forza e determinazione». Poi rivolgendosi a Manuel ha aggiunto: «Io so bene come si fa a mettere sempre una gamba davanti all’altra, anche quando senti che non riesci più a stare in piedi, e tu Manuel sei la dimostrazione che ognuno di noi è fortissimo. Lo dico sempre ai ragazzi che incontro e tu oggi dimostri con la tua vita che le mie non sono affatto parole vuote». Manuel nel 2014 è stato nominato Alfiere della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano per i meriti sportivi e di vita. Sin da piccolo ha sempre dovuto lottare contro la discriminazione ed il pregiudizio ed oggi, grazie anche al sostegno di mamma Romina e papà Daniele, si è affermato nello sport divenendo primatista nazionale (170 podi) in diverse discipline come il nuoto, il tiro con l’arco e le bocce, dove gareggia anche con i normodotati. Nel 2012 inoltre, dopo la maturità artistica al liceo Apolloni di Fano, ha aperto una sua bottega artigianale “I trucioli di Pinocchio” e realizza al tornio penne stilografiche in legno e resine di pregio, che vende in tutta Italia.
Battaglie. «La prima battaglia Manuel l’ha affrontata quando era ancora nel pancione – sottolinea mamma Romina – perché i medici mi avevano consigliato di abortire. Da allora non posso dimenticare che il primo sterminio dei nazisti fu proprio contro i disabili ed anche per questo in casa nostra il tema della Shoah è particolarmente sentito ed oggi è una grande emozione incontrare Lilliana Segre». Non a caso alle medie ed alle superiori, Manuel ha presentato una tesi sulla Shoah e negli anni scorsi si è recato ad Auschwitz con la sua famiglia. In conclusione Segre e Manuel hanno scherzato sulla passione per il gioco delle bocce che li accomuna entrambi.
A CURA DELLA REDAZIONE
————————————————————————————————————————–
Liberazione ed ebrei a Pesaro
Il 2 settembre 1944 rappresenta una delle date più care ai pesaresi. La città infatti veniva liberata dall’occupazione dell’esercito tedesco che, in ritirata, distrusse alcuni luoghi simbolici come la fontana di piazza del popolo e il ponte sul fiume Foglia. Pochi sanno che la storia della Liberazione di Pesaro si intreccia anche con la Shoah. Infatti tra le file dell’Ottava Armata erano presenti numerosi soldati ebrei che ricostruirono il ponte di Pesaro (oggi intitolato alla Brigata Ebraica) e che daranno un contributo importante alla Liberazione dell’Italia. Molti ebrei trovarono la salvezza proprio sulle colline di Pesaro, come testimoniato dalla nota vicenda della famiglia Sarano, protetta dai frati del Beato Sante e dall’ufficiale tedesco Erich Eder. Ma Pesaro è una città cara anche per la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e unita in matrimonio con un pesarese, Alfredo Belli Paci. Nel 2009 Liliana Segre ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Pesaro.