Valutare il cammino percorso, per riconoscerne con gratitudine i frutti e individuare nuovi sentieri da intraprendere è la finalità con cui l’Arcivescovo Piero Coccia ha convocato, nella prima metà di maggio, i vari organismi consultivi diocesani: oggetto di verifica “Il ruolo dei laici”, tema che dal Convegno di settembre ai Corsi per gli Operatori Pastorali e lungo l’intero anno, ha impegnato fortemente la nostra arcidiocesi. In questa sede, non potendo illustrare tutta la ricchezza di carismi e di esperienze che ne è emersa, si dovrà necessariamente circoscrivere il campo ad alcuni ambiti pastorali.
Educazione. Sorprende, in questo campo, la nuova capacità di aggregazione acquistata dalle comunità parrocchiali grazie all’esperienza degli oratori: una tradizione pochissimo radicata nella nostra diocesi, che però negli ultimi anni è esplosa, riuscendo a coinvolgere migliaia di ragazzi e di giovani. Una risposta preziosa per le famiglie, bisognose di avere un luogo educativo per i figli e non un “parcheggio”: un servizio, pertanto, che vorrebbe trasformarsi da estivo in permanente. Importante è anche la presenza della Chiesa, pur tra mille problematicità, negli ambiti della famiglia e della scuola. Un’esperienza quasi unica nel nostro territorio è “Da un cuore ferito a un cuore fiorito”, rivolta a un gruppo di persone separate: un aiuto concreto ad affrontare le difficoltà, attraverso incontri di riflessione, comunicazione di esperienze, cene in comune e iniziative varie. Ampia è poi l’offerta formativa che, nel campo della scuola, la nostra diocesi riserva ai docenti di religione, anche a livello regionale, collaborando con altri Uffici per incontrare gli studenti su temi quali la vocazione, la povertà, la legalità.
Carità e liturgia. Il settore più sviluppato negli ultimi anni è certamente quello della carità. I servizi offerti dalle Caritas sono molteplici: Centro di Ascolto, Mensa, Emporio del vestiario, Casa per senza fissa dimora, Casa per papà separati, sostegno legale con “avvocati di strada”, assistenza sanitaria generale e specifica per la salute della bocca. Attività accompagnate sempre da una preoccupazione formativa (120 i partecipanti ai Corsi di quest’anno) che viene riservata anche agli studenti, con progetti che ogni anno interessano decine di classi. Tra i laici è cresciuta anche l’attenzione verso i servizi liturgici: tra i 180 operatori che hanno frequentato i Corsi di liturgia, diversi si stanno orientando verso i ministeri istituiti e 10 di loro sono in cammino verso il diaconato. Sono solo alcuni esempi, a testimonianza però di una presenza viva dei laici nella nostra Chiesa.
Futuro. Come continuare allora il cammino di rinnovamento nel prossimo anno pastorale? Considerate le continue sollecitazioni di Papa Francesco ad “uscire” verso le “periferie”, l’Arcivescovo, consultati anche gli organismi diocesani, ha scelto di avviare una riflessione sui temi della “sinodalità” ed “esodalità”, indicati proprio dallo stesso Pontefice. Su di essi si incentreranno il prossimo Convegno diocesano e i Corsi per Operatori Pastorali.