Il tema scelto dai nostri Vescovi è di straordinaria attualità. L’ecumenismo non può essere una pratica che si sbriga una settimana l’anno. Né un tema di nicchia, ma chiede di essere approfondito come tema teologico, come conoscenza storica, come prospettiva pastorale. L’ecumenismo ha anche un aspetto sociale e politico. Il riferimento è alle vicende drammatiche dei profughi e dei rifugiati e all’esperienza dei corridoi umanitari che vede la stretta collaborazione dei cattolici e dei protestanti, ma anche alla coraggiosa testimonianza dell’ecumenismo del sangue di tanti cristiani. Una pastorale ecumenica può dare una scossa alle nostre parrocchie: un gemellaggio con una comunità protestante o ortodossa, la collaborazione nella gestione degli aiuti ai poveri, una scuola della Parola. L’ecumenismo è uno stile di vita e una strada da percorrere. Papa Francesco sottolinea che è un’esortazione “al plurale e ci ricorda che non si può operare per la giustizia da soli: la giustizia per tutti si chiede e si ricerca insieme”. In un mondo lacerato da guerre, odi, nazionalismi e divisioni, la preghiera e l’impegno comuni per una maggiore giustizia non sono rimandabili.
Come imparare ad essere chiesa insieme?
Anche il tema ecumenismo e giovani è fondamentale per passare, come dice don Francesco che ha avviato da dieci anni il meeting internazionale ecumenico giovanile, da un ecumenismo dei cappelli bianchi a quello dei capelli neri. In Metropolia abbiamo svolto diverse iniziative ecumeniche per i giovani: preghiera di Taizè, partecipazione e animazione della Veglia ecumenica, cori che si sono incontrati nelle varie sedi dei gemellaggi ecumenici. L’esperienza più significativa è il Meeting europeo ecumenico dei giovani che si è finora svolto a Loreto presso il Centro Giovanni Paolo II. Da parte delle parrocchie associazioni e movimenti si fa in genere fatica a vedere la pastorale ecumenica come priorità pastorale in vista di una nuova evangelizzazione in un’Europa che tutti ormai considerano post-cristiana..
La cultura dell’incontro, dell’integrazione, dell’accoglienza, della diversità, è alla base del cammino ecumenico.