Certo che questo è un mondo strano; se c’è un concetto che è ben penetrato in noi è quello di libertà. Allora come si permette una signora di Roma che nemmeno conosco di impormi di iniettare un vaccino; cioè una sostanza strana ricavata da sangue malato e che si presume possa salvarmi da patologie terribili? Non solo ma la suddetta signora minaccia di non far frequentare la scuola ai miei nipoti se non sono vaccinati. In questo caso contrapponiamo due diritti; quello all’istruzione e quello alla salute. Io reclamo la libertà di non vaccinarmi e pazienza se la mia autodeterminazione pone in pericolo altre persone che per vari motivi non possono essere immunizzate. C’è il cosiddetto ‘effetto gregge’ che salvaguarda tutti se almeno il 95% delle persone sono protette. Questa signora romana offende la mia libertà di scelta. Lo stesso concetto mi impone di non utilizzare antibiotici ma farmaci omeopatici. Perfino se una grave patologia mi mette in pericolo di vita.
Ed a proposito di farmaci omeopatici voglio raccontarvi come si producono: Un cc. di principio attivo viene mescolato a 10 cc. di acqua pura; dopo averlo agitato si prende un cc di questa miscela che viene mescolata a 10 cc di acqua. L’operazione viene ripetuta per 10 volte ed il risultato si chiama diluizione uno a dieci. Il preparato contiene in sostanza acqua fresca. Se non basta ci sono diluizioni ancora più forti. La medicina omeopatica non fa male e non ha controindicazioni; il problema è che non fa nemmeno bene, infatti non fa nulla. Questo però andatelo a raccontare a quel nonno che ha perso il nipotino per un’otite trascurata. Per la libertà di cura c’è anche un medico che prescrive il digiuno assoluto per guarire tumori. Purtroppo i pazienti non muoiono di cancro ma di fame. La loro libertà di scelta viene però salvaguardata.
Alvaro Coli