Quest’anno la ricorrenza, anticipata al 27 gennaio per ragioni organizzative, si incentra su un dialogo-confronto che ha come tema “Il dizionario educativo da ripensare”.
Com’è tradizione, l’Associazione nazionale maestri cattolici (AIMC) e l’Associazione genitori (AGE) di Urbino ricordano la figura e l’opera di san Giovanni Bosco, Patrono della Gioventù, e loro essenziale punto di riferimento educativo, la cui festa ricorre il 31 gennaio. Quest’anno la ricorrenza viene anticipata di alcuni giorni con un importante evento che, per ragioni organizzative, si tiene sabato 27 gennaio. In tale data, ha luogo un dialogo-confronto dal titolo “il dizionario educativo da ripensare”; sono invitati soci e simpatizzanti di Aimc e Age, insegnanti, genitori e quanti si occupano di problemi educativi nonché coloro che hanno a cuore l’educazione dei giovani. Per riflettere. All’incontro partecipa l’arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, mons. Sandro Salvucci, che guida la riflessione con inizio alle 16 e si tiene nella sala Sacro Cuore attigua alla Chiesa di Ca’ Staccolo, Santuario del Sacro Cuore di Gesù, che sta crescendo, sotto la guida di mons. Pietro Pellegrini, di importanza e notorietà, tanto che i fedeli provengono da ogni parte d’Italia e dall’estero. Alle 18 segue la santa Messa che presiede sempre l’arcivescovo. La serata si conclude al ristorante “Già da un po’” della coop. Francesca; per prenotarsi si può telefonare ai seguenti numeri: Luciana 3319241750, Caterina 3488989396. Il dialogo-confronto in programma conferisce particolare significato alla festa di san Giovanni Bosco che ha dedicato la sua vita ai giovani, a cominciare da quelli più poveri ed emarginati, quasi sempre alla soglia della deviazione, incontrandoli, aiutandoli, educandoli, creando per loro luoghi di accoglienza e di crescita. L’inizio è stato difficile ma poi i risultati non sono mancati e si sono ampliati vertiginosamente in termini di strutture, iniziative e programmi di attività che poi si sono estesi in tutto il mondo.
Amore per i giovani. Don Bosco è stato un presbitero e pedagogo, fondatore della Congregazione dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, patrono dei giovani, oltre che degli educatori, di scolari, studenti e perfino editori. Il messaggio educativo di don Bosco si può sintetizzare in tre parole: ragione, religione, amorevolezza. Alla base del suo sistema preventivo c’è un profondo amore per i giovani, chiave di tutta la sua opera educativa. Significativa anche la scelta di Cà Staccolo da parte di Aimc e Age. Don Elia Bellebono ha voluto la costruzione di una Chiesa dedicata al Sacratissimo Cuore di Gesù, che è stata realizzata superando non poche difficoltà di carattere burocratico ed economico, ma ha anche chiesto la realizzazione di un Centro di spiritualità proprio per i giovani e gli studenti, tanto è vero che, a tale scopo, riuscì ad ottenere un rilevante contributo per l’acquisto di 22 ettari di terra, dove può trovare posto un’altra grande struttura edilizia. Per ottenere tale risultato è impegnata la Fondazione Don Elia Bellebono che si sta muovendo nelle più diverse direzioni per raccogliere i fondi necessari, soprattutto da parte dei fedeli devoti del Sacro Cuore.