La festa dell’Esaltazione della Santa Croce, ricorrenza dalle radici antichissime, è stata celebrata a Urbino giovedì 14 settembre nell’oratorio delle Cinque Piaghe. La piccola chiesetta, unica in stile rococò in Urbino, è infatti dedicata alle ferite che Cristo subì in croce (i due chiodi nelle mani, i due chiodi nei piedi e la ferita al costato), e come tale è da sempre luogo deputato al culto del crocifisso e della croce stessa. La funzione, celebrata dal parroco mons. Giuseppe Tabarini, ha riempito l’aula di fedeli, felici di scoprire un luogo seicentesco ricco di opere d’arte e intriso di un’atmosfera davvero particolare: l’oratorio, curato dalla Confraternita di San Giuseppe, è infatti riccamente decorato di affreschi e dipinti, e nella cantoria conserva un prezioso organo a canne che ha accompagnato la liturgia suonato dal maestro e confratello Lorenzo Antinori. Al termine dell’eucaristia, celebrata
con le preziose suppellettili e i paramenti di proprietà dell’oratorio, il parroco ha impartito la benedizione con il reliquiario della Santa Croce, realizzato esso stesso a forma di croce, uno dei tantissimi reliquiari che l’oratorio conserva, di ogni forma e dimensione, peculiarità della chiesa. Il priore Sergio Pretelli ha ricordato come la confraternita si adoperi costantemente, pur nelle difficoltà economiche, per mantenere anche questo oratorio. La chiesa delle Cinque Piaghe è infatti aperta tutti i giorni, ben visibile attraverso una grata in cima alle scale d’ingresso, e sede periodicamente di mostre temporanee. Ultima novità è stato il restauro dell’antico portone d’ingresso, originale, in legno di noce, mai risistemato dalla sua installazione. Ha recuperato il bel color legno originale, evidenziando la croce di cipresso posta in rilievo rispetto al resto. Un manufatto di valore, che ora fa bella mostra di sé in via Barocci.