Venerdì 6 ottobre alle 20,45 la Chiesa parrocchiale di Fermignano ospiterà l’Assemblea Diocesana di Inizio Anno Pastorale; farà da sfondo il mandato missionario che conclude il vangelo di Matteo “Andate, dunque, e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19). In un clima di preghiera liturgica e di adorazione personale avremo l’occasione di ascoltare la parola dell’arcivescovo Sandro e di far risuonare quanto la Parola ha suscitato nel nostro cuore. L’invito è rivolto a tutte le realtà diocesane: i sacerdoti, i diaconi, tutti i sinodali, quanti svolgono uffici diocesani e di curia, le religiose e i religiosi, le realtà associative ecclesiali (Azione Cattolica, CL, FUCI, RnS, Scout, ecc), chi si occupa di catechesi e animazione, le confraternite, i membri dei Consigli Pastorali ed economici, insomma tutti i fedeli.
L’Assemblea Diocesana sarà un momento importante per la nostra Chiesa locale di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado, un momento per “stare con Lui”, pregare tutti insieme, condividere frammenti di vita e prepararci a ripartire con slancio per questo nuovo anno. Intende essere un primo importante “ritorno” dei lavori sinodali che si sono svolti in questi anni e che ultimamente stanno concretizzandosi, nelle nostre sette Unità Pastorali nel dare forma al sogno missionario. Ed appunto il mandato missionario – in quel tempo rivolto agli apostoli, oggi rivolto a noi, cristiani del terzo millennio – caratterizzerà la serata. Condividere i sogni missionari delle nostre comunità, stando alla Sua presenza consapevoli che senza di Lui non possiamo far nulla: solo stando aggrappati al Signore, come i tralci alla vite daremo frutti buoni e duraturi. Ma sarà la prima opportunità, per il nostro Arcivescovo, di parlare a tutto il popolo di Dio a lui affidato in prospettiva sinodale e missionaria, ponendo così le basi e fornendo a tutti ed a ciascuno la bussola per il cammino di questo nuovo anno pastorale. Non dimentichiamo, poi, che questi primi mesi di ministero episcopale in mezzo a noi hanno visto il nostro pastore non lasciarsi sfuggire neppure una occasione propizia per incontrare la sua gente (a partire dai suoi sacerdoti), pregare con le parrocchie e toccare con mano la profondità della fede, l’antichità delle tradizioni e delle devozioni (prima fra tutte la Madonna del Giro), come anche di rendersi conto delle fatiche che rendono a volte difficile vivere quel Credo che proclamiamo ogni domenica a messa.
Alti auspici che richiamano ad una partecipazione numerosa, consapevole e gioiosa.