A Urbania la “Madonna dei Portici” viene festeggiata ogni anno, come Compatrona della città, la domenica dopo il 25 luglio poiché è consuetudine abbinarne la festa al Patrono San Cristoforo per la sua storia che ha accompagnato la città durantina fin dalla prima metà del secolo XIV. Per la larga venerazione dovuta a seguito di alcuni prodigi accaduti in tempi calamitosi, l’immagine, scoperta in un affresco sotto i portici e più volte ritoccata, è stata posta alla pubblica venerazione in una cappella dell’allora Cattedrale (1636) eretta con splendide decorazioni e raffinati stucchi dorati nella volta: un ex-voto del duca Francesco Maria II della Rovere per la nascita del figlio Federico Ubaldo (1605).
Nel 1856, in ringraziamento alla Vergine per aver liberato la città dalla peste, la stessa immagine ebbe il titolo anche di “Madonna della Misericordia”. Da allora, con il contributo di tutti, la “Cappella Santuario” è stata abbellita e nuovamente ornata. Nel 1983, in occasione il restauro e la tinteggiatura della Cattedrale, è stata riportata al suo originale splendore. Oggi, per interessamento e cura del nuovo parroco don Nino Maluccio, tutti possono meglio ammirare la bellezza della volta dorata per il nuovo impianto di luci a led, che evidenziano eccellentemente la pietà mariana durantina che ha la forza di espandersi come rinnovamento di fede anche nella logica della nuova evangelizzazione secondo lo spirito sinodale.
Questo il programma della festa. Dal 26 al 28 luglio: alle 17 esposizione del SS. Sacramento; alle 17:30 Vespri e alle 18 Santa Messa con omelia. Sabato 29 luglio: alle 17 esposizione del SS. Sacramento; alle 17:30 Primi Vespri solenni; alle 180 S. Messa prefestiva; alle 21 tradizionale concerto a chiusura delle solennità patronali. Domenica 30 luglio: tutte le sante messe sono nella Concattedrale al solito orario; alle 17 Vespri e canto delle litanie; alle 18 in Piazza: benedizione delle auto con il Sacro Omero di San Cristoforo. Alle 19 Santa Messa Vespertina della Solennità. Dal 1966 la cappella ospita la cripta dove sono inumati le salme di alcuni vescovi diocesani e del Servo di Dio Mons. Domenico Bartolomei, che ha esemplarmente praticato la spiritualità mariana di San Luigi Maria Grignion de Montford e che – sulle orme di San Bernardo – era solito insegnare: “Se insorgono i venti delle tentazioni e se vai a sbattere contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria!”.