Venerdì prossimo 16 giugno, in occasione della ricorrenza della festa del Sacro Cuore di Gesù, alle ore 16,30 è previsto il ritrovo dei fedeli in piazza Elisabetta Gonzaga, nel quartiere de “la Piantata”, per poi recarsi in processione, al Santuario di Ca’ Staccolo, dove alle ore 18 ci sarà una solenne celebrazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo mons. Sandro Salvucci. Tale solennità è stata preceduta nei giorni 12,13,14 giugno, da un “triduo” alle ore 21 nel Santuario, animato da vari gruppi ecclesiali, mentre il 15 giugno, sempre alle 21 si è tenuta una Veglia, animata dai ragazzi della Fuci. Il Sacro Cuore è il simbolo stesso dell’amore e della tenerezza di Dio. La sua rappresentazione riprende i simboli della Passione: la corona di spine, la croce, la ferita aperta dalla lancia. La devozione al Cuore di Gesù ha un’antica tradizione lungo i secoli. E’ praticata già nel Medioevo in modo
particolare da Matilde di Magdeburgo, Matilde Hackerborn, Gertrude di Helfta ed Enrico Suso, ma la grande fioritura della devozione si ebbe nel corso del XVII secolo, prima ad opera di Giovanni Eudes, poi soprattutto da Santa Margherita Alacoque, alla quale il Signore chiese di propagare la devozione e di far istituire la relativa festa. Ebbe per ben 17 anni apparizioni di Gesù, nelle quali le chiedeva una particolare devozione al Suo cuore. La festa fu celebrata per la prima volta in Francia nel 1685, nel monastero dove si trovava Margherita, mentre nel 1765, papa Clemente XIII accordò alla Polonia questa festa per diffondere nel mondo quanto Gesù aveva rivelato a Santa Margherita, ma con un nuovo orientamento: non più soltanto contemplazione e adorazione del Cuore di Gesù, ma anche riparazione per le offese e ingratitudini ricevute. Poi Pio IX, nel 1856, rese universale questa solennità. Nel solco di queste vicende storiche, ad Urbino l’amore verso il Sacro Cuore ha avuto un particolare impulso dal servo di Dio don Elia Bellebono, che è stato sorretto ed esortato dal Signore, oltre mezzo secolo fa, a costruire ad Urbino, un Santuario dedicato al Suo Cuore. Un uomo innamorato di Dio che ha raccontato di essere stato testimone dell’amore di Gesù, per ogni singola anima. Un “Centro” spirituale particolarmente dedicato alla conversione e formazione della numerosa gioventù universitaria. Questa struttura, già completata, ha iniziato dare i suoi frutti, divenendo meta di richiamo e di cammino formativo, a livello individuale e di gruppo.