Nella chiesa parrocchiale Santa Veneranda di Fermignano, il 24 marzo scorso, si è svolto un incontro di preghiera, in ricordo della Giornata Mondiale dei Missionari che hanno subito il martirio nel 2021. Il Centro Missionario dell’Arcidiocesi di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado, ha organizzato l’evento, in collaborazione con don Fabio Pierleoni ed alcuni membri dei gruppi missionari parrocchiali, per ricordare i 22 missionari uccisi nel 2021, di cui 13 sacerdoti, 1 religioso, 2 religiose e 6 laici. Un toccante incontro che ha evidenziato come ancora oggi tante persone, sorrette da una fede autentica e incrollabile danno la propria vita per testimoniare Cristo ed il suo Vangelo. Persone che ogni giorno percorrono le vie del mondo, intrecciando la propria vita con quella di tanti fratelli e sorelle, perlopiù poveri ed oppressi, e rimanendo fedeli al messaggio evangelico di pace e giustizia, fino all’ultimo istante del loro cammino.
I partecipanti hanno iniziato la veglia, invocando lo Spirito Santo, al fine di aprire il loro cuore all’immensità di quello di Gesù, come pure di aprirlo a quelli che lottano nella privazione, nella sofferenza e nella tentazione, nonché a quelli che muoiono soli e disperati. Sono seguite letture e meditazioni su alcuni passi del Vangelo, nonché testimonianze di padre Piergiorgio Rossi, Comboniano che ha trascorso 39 anni in Uganda, 6 in America del Nord ed ora ricopre la carica di Direttore del Centro Missionario dell’Arcidiocesi e dell’Ufficio Migrantes. L’allestimento dell’altare è stato ben curato a cominciare dal Mappamondo a simboleggiare i Continenti da cui provengono i missionari uccisi, poi i pani a dimostrazione delle primarie necessità in tante realtà del mondo, e le 5 lampade di colore diverso, in rappresentanza dei 5 Continenti. Alcuni giorni dopo, sempre in memoria dei missionari uccisi, la parrocchia di Calpino ha organizzato una via Crucis sul monte Pietralata, animata dal parroco don Fabio Pierleoni.
Di Raffaele Pesare