L’esposizione delle opere di scultura e pittura dell’artista urbinate è allestita negli oratori di S. Giovanni, S. Giuseppe e delle Cinque piaghe.
Sabato 9 aprile alle ore 18, nell’Oratorio di San Giovanni, sarà inaugurata la mostra dal titolo: “Di cenere, ruggine e terra”, con opere di Giulietta Gheller. La giovane artista urbinate ha conseguito due lauree quadriennali, una in Scultura nell’Accademia Clementina di Belle Arti di Bologna, e l’altra in Discipline dell’Arte, Musica e spettacolo, anch’essa a Bologna. Ha da tempo avviato l’attività espositiva di pittura e scultura in mostre collettive e personali.
Percorso. L’esposizione promossa da Kaus Urbino e dalle Confraternite di San Giovanni Battista e di San Giuseppe, è accompagnata da un testo di Giuliano Santini, coordinata da Francesco Righi e allestita da Fernando Rusciadelli. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino al 15 maggio, dalle ore 10-13 e 15-18. Da qualche anno le suddette Confraternite hanno avviato il progetto “Percorso Via Barocci”, con lo scopo di promuovere ed animare la storica via che ricorda uomini e donne illustri, offrendo ai visitatori concerti, mostre, video e conferenze. Per la prima volta viene proposta una mostra di Arte Contemporanea che si snoda tra gli spazi degli Oratori intercalando pittura, scultura, disegno e performance in video dell’artista emergente Giulietta Gheller che torna nella sua città natale in un dialogo tra l’antico ed il contemporaneo. Ma in cosa consiste questo dialogo? Gli Oratori sono stati per secoli luoghi dove vi è stata molta attenzione a quelli che oggi chiamiamo gli ultimi.
Tematiche. Negli spazi di San Giovanni vi era anticamente un ospizio per infermi e pellegrini dove le persone indifese ed abbandonate venivano accolte e curate con servizi di solidarietà ed assistenza che successivamente si sono trasformati e dato origine agli odierni ospedali. A San Giuseppe l’attenzione dei confratelli era rivolta ai condannati a morte e alle loro famiglie. Nelle Cinque Piaghe tutta l’iconografia è intenta a descrivere il dolore di Cristo sulla Croce. Quindi, questi luoghi della pietà cosi densi di storie di persone di estremo bisogno e povertà ci sembrano più che adatti per opere che parlano di abbandono, di sofferenza e di amore, e pertanto rappresentano un dialogo fra dolore e redenzione. In alcuni spazi museali dell’Oratorio di San Giovanni vengono collocate opere come le sculture “Metamorfosi: Amore Nascente” e “Metamorfosi: Amore Fusionale” che trattano un tema di natura amorosa. A San Giuseppe saranno ospitate sculture e dipinti che dialogano con le opere antiche. Nell’Oratorio delle Cinque Piaghe che Cristo ricevette sulla croce, luogo che invita a riflettere sul tema del sacrificio, viene proiettato il Video che Andrea Laquidara ed Angela Cervellieri hanno realizzato con le riprese dal vivo della Performance di Giulietta Gheller “Requiem per un sudario vuoto”. Si tratta di una proiezione di 9 minuti in cui si assiste ad una prestazione irripetibile messa in atto sulla spiaggia di Rimini, in un’alba di fine estate. Si tratta di una scultura di una giovane donna africana, nuda, così come nudi di tutto, ci si trova in un naufragio. E questo richiama alla memoria, la tragedia di tanti migranti morti nel grande cimitero del Mediterraneo.
Di Giuseppe Magnanelli