Fano
di don Francesco Pierpaoli
Vicario per la Pastorale
Un giornale racconta, fa pensare, illumina quanto lo sguardo di ogni singolo cittadino purtroppo a volte non vede. Un giornale apre orizzonti. Un giornale, il Nuovo amico, delle tre diocesi di Pesaro, Urbino e Fano è tutto questo con una nota in più, specifica. Quella nota che riguarda la Chiesa locale, i cambiamenti in atto, i suoi sogni. Non un semplice racconto di tradizioni che il più delle volte fanno fatica ad essere vissute ma uno sguardo che permetta al lettore non di dire soltanto: “guarda parlano di noi” o “c’è la foto del don” ma di aiutarlo a capire cosa stiamo vivendo in questo tempo, dove siamo come Chiesa e verso dove stiamo andando.
Essenziale. Qualcuno non vedendo scritto tutto questo potrebbe dire che è la nostra Chiesa locale ad essere muta, ormai vecchia, insignificante, incapace di testimoniare in maniera credibile la fede, la gioia del vangelo. Non è così. Mai come adesso vedo la nostra Chiesa locale di Fano Fossombrone Cagli Pergola, vicina alla vita della gente. Certo non è tutto merito suo. È il tempo stesso che stiamo vivendo che ci sta purificando, che sta svelando i segreti dei cuori e la nostra fragilità, che ci spinge all’essenziale. I tempi del mondo e quelli della Chiesa coincidono: «siamo tutti sulla stessa barca».
Ascolto. È una Chiesa che si mette in ascolto profondo del territorio in cui vive da quasi duemila anni, un ascolto capace di far scoprire come Gesù, il crocifisso risorto, umanizza la vita di un mondo che sta vivendo la sua quaresima. La Chiesa è chiamata a testimoniare, perché lo ha sperimentato da secoli, che alla fine sarà ancora Pasqua.
L’ascolto è il primo passo di una Chiesa in uscita. L’ascolto è il primo passo di una Chiesa che si declericalizza. L’ascolto è il primo passo di una Chiesa che vede in ogni battezzato un discepolo partecipe e corresponsabile. L’ascolto è il primo passo di una Chiesa sinodale. Non vi nego che molte, in mezzo a noi, sono le reticenze, le frenate, le zavorre che ci impediscono di essere quello che Papa Francesco ha recentemente riproposto alla Chiese che sono in Italia ricordando il convegno di Firenze: «Questo è il tempo per essere artigiani di comunità aperte che sanno valorizzare i talenti di ciascuno. […] La Chiesa italiana deve tornare al Convegno di Firenze, e deve incominciare un processo di Sinodo nazionale, comunità per comunità, diocesi per diocesi: anche questo processo sarà una catechesi. Nel Convegno di Firenze c’è proprio l’intuizione della strada da fare in questo Sinodo. Adesso, riprenderlo: è il momento. E incominciare a camminare».
Assemblea. La nostra diocesi dal 2015 si è messa in cammino, leggendo in maniera sinodale l’Evangelii gaudium e formando in questi anni persone che sappiamo accogliere questo invito al rinnovamento che viene dallo spirito. Una tappa importante è l’assemblea di domenica 7 marzo alla quale sono invitate le presidenze dei Consigli Pastorali appena rinnovati di tutte le parrocchie della diocesi. La Quaresima sarà così per tutte le parrocchie un grande tempo di ascolto e conversione. Grazie al Nuovo amico per questo spazio in cui guarda oltre la siepe e ci dà l’opportunità come cristiani di non essere inghiottiti dal solito tran tran ispiratore primo del libro delle lamentazioni.