Fano
di Redazione
Lunedì 1 marzo, il Vescovo Armando (negativo al Covid-19) ha guidato, nella Basilica di San Paterniano, il secondo Quaresimale che ha avuto come filo conduttore l’incontro tra Gesù e Nicodemo. “Nel dialogo con Nicodemo, Gesù – ha sottolineato il Vescovo – ci vuol far capire che il modo peggiore di vivere è stare a metà strada. Non si possono servire due padroni (Mt 6,24) pensando di addomesticare la vita. Per cambiare dobbiamo accettare che Dio ci faccia nascere di nuovo, che si insedi dentro la nostra vita e la ricostruisca con la sua grazia e con il suo Spirito. Nascere dall’alto significa nascere dal profondo di noi stessi. Nicodemo invece capisce nascere un’altra volta e si domanda: come può un uomo nascere quando è vecchio? La sua domanda è anche la nostra domanda. Anche noi vogliamo rinascere, ma non sappiamo come fare. Giovani o adulti, ci troviamo appesantiti dagli errori commessi, dalle stanchezze che abbiamo dentro e dalle delusioni, comprese le delusioni di noi stessi. Ma Gesù, attraverso il dialogo con Nicodemo ci dice che si può rinascere dall’alto ad ogni età. Nicodemo resiste. Spesso accade anche a noi. Pur avvertendo nelle parole di Gesù qualcosa di desiderabile per la sua vita, resiste e la sua paura diventa dialettica, discussione fine a se stessa. Capisce che Gesù gli sta comunicando qualcosa di fondamentale, ma intuisce anche che le parole del Maestro esigono da lui un cambiamento radicale, una trasformazione profonda, di fronte a se stesso, ai farisei, a tutto l’ambiente in cui ha sempre vissuto. Perciò prende tempo, tergiversa, cerca di girare intorno alla questione. Gesù però non molla. Ancora una volta non si accontenta di una via di mezzo. Nicodemo deve arrivare a dire: “Io sono di Cristo”. Deve raggiungere la certezza interiore che Dio è con lui. Nella nostra vita quello che conta è proprio questo: poggiare su una pietra che non viene meno. Gesù – ha messo in evidenza il Vescovo – ci accoglie con le nostre paure e i nostri sentimenti, ma ci conduce oltre, rivelandoci che egli è la via, la verità e la vita (Gv 14,6). Possono sopraggiungere avversità esteriori, momenti in cui tutto sembra crollare, fede compresa, ma se rimaniamo sulla pietra che è Gesù, allora la vita riprenderà”.