Cagli
a cura di Stefano Cambioli e Teresa Stefanelli
Domenica 20 settembre è stata una giornata di Grazia per le comunità Cristiane di Cagli, Secchiano ed Acquaviva, si è celebrato l’ingresso del nuovo parroco don Diego Fascinetti.
Alle ore 18 nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, presieduta del Vescovo Armando, si è ritrovata riunita la comunità che ha partecipato numerosa, nel rispetto delle regole anti Covid. Bellissima la partecipazione del clero con la presenza di tantissimi sacerdoti, diaconi, suore dei monasteri di Cagli, del Padre ortodosso Costantino nonché dei rappresentanti delle 5 confraternite cittadine, dei vari gruppi di ispirazione cattolica che operano nel territorio e naturalmente del nostro Sindaco.
La celebrazione è stata animata dal coro polifonico di Cagli insieme ad altri cori della zona diretti dal maestro Mario Campioli e dall’organista maestro Sandro Pigna mentre il servizio all’altare è stato come solito svolto dalla Confraternita del SS.mo Sacramento.
Molte ed emozionanti sono state le parole che il nostro Vescovo ha rivolto a don Diego, rammentandogli di avere sempre cura e attenzione verso le monache dei tre monasteri che arricchiscono Cagli, degli ospiti della residenza per anziani, dei pazienti dell’Ospedale, dei componenti le associazioni che operano volontariamente ecc.
Alla fine della celebrazione, un altro momento toccante. Don Nazzareno (parroco uscente) ha speso parole di paterno affetto per don Diego col quale già collabora da 7 anni e per la sua famiglia di provenienza; come al solito Don Gabriele ha cercato di sdrammatizzare con la sua consueta vena ironica stigmatizzando il lavoro di squadra che in questo periodo ha fatto sì che le due parrocchie cittadine collaborassero in modo sempre più costruttivo.
Don Diego ha parlato dei suoi primi momenti a Cagli e di come si è sentito subito accolto come un “figlio” da parte della comunità e del parroco e allo stesso tempo per la prima volta si è sentito chiamare “padre” con tutte le implicazioni che questa parola comporta.
Crediamo che questo momento abbia lasciato nel cuore di ognuno il desiderio e la volontà di unirsi intorno a Don Diego per camminare e lavorare insieme per il bene di tutti soprattutto degli ultimi.