Caro Gabriele,
ci riesce difficile pensare che d’ora in poi non potremo contare sul tuo consiglio e sulla tua saggezza, diremmo, innata. Molti di noi ti hanno conosciuto nelle file dell’Azione Cattolica del dopo guerra: dirigente diocesano della più grande organizzazione del laicato cattolico. Senza sacrificio non si ottiene nulla: è questo il segreto di una vita ricca di buoni frutti. E tu ne hai dato l’esempio: con gli studi fino alla laurea, poi vincendo i concorsi per l’insegnamento negli istituti tecnici commerciali, infine, per la direzione di un importante Istituto scolastico cittadino. Per le tue riconosciute qualità professionali fosti nominato sindaco revisore della Cassa di Risparmio di Fano e, successivamente, membro del Consiglio Generale della Fondazione Cassa di Risparmio, sempre di Fano. Più recentemente ti occupasti – tra i fondatori – del gruppo fanese del Movimento per la vita mettendo a frutto gli insegnamenti del Cardinale Elio Sgreccia. Così come fosti tra i fondatori del Circolo Culturale “Jacques Maritain” che iniziò la sua attività nel lontano 1960. Tra gli altri incarichi, avesti, dalla Banca d’Italia, il delicato compito di presiedere le operazioni di chiusura di due Casse Rurali e, dobbiamo ricordarlo, svolgesti con serietà, ma anche con umano senso di partecipazione alle sofferenze dei fondatori e dei soci.
Ricordando, poi, che amavi la montagna come tanti di noi, abbiamo trovato un pensiero del Papa Emerito Benedetto XVI che desideriamo dedicarti. E’ possibile seguire “il vero ‘sentiero di ‘alta montagna della vita’; solo sulla via dell’amore, i cui percorsi sono descritti nel Discorso della montagna, si dischiude la ricchezza della vita, la grandezza della vocazione dell’uomo”. Grazie – Gabriele – del bene che hai elargito con tanta generosità e bontà.