«Prendi il coraggio, mettilo nell’ animo di chi non sa lottare; prendi la speranza e vivi nella sua luce; prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte». È questo in sintesi lo spirito che anima la onlus fanese Aispod (associazione inclusione sociale pari opportunità disabilità). E lo scorso sabato 7 settembre queste parole sono divenute realtà. Una giornata di integrazione all’insegna dello sport, andata in scena alla polisportiva “La Combattente” di Fano che ha ospitato il gemellaggio tra gli atleti della bocciofila Carnago di Varese e gli atleti diversamente abili della onlus Vharese, affiliata alla Fisdir così come Aispod. I lombardi hanno così ricambiato la visita dello scorso 7 luglio. «Sono molto soddisfatta – commenta Romina Alesiani, presidente di Aispod – e siamo stati molto onorati di aver potuto contraccambiare il gesto di amicizia di Varese».
A scendere in campo 15 atleti paralimpici (tra cui i campioni d’Italia Manuel De March, Fabio e Antonio Tenconi) e 9 normodotati (tra cui il recente campione d’Italia over 50 Silvano Girolimini). Presente anche Luisella Secco, campionessa d’Italia a squadre femminile.
Questa la terna vincente del gemellaggio: Giannino Vagnini, coach ragazzi Aispod; Luisella Secco, campionessa italiana a squadra 2018 e Tommaso Paradisi, 8 anni, new entry in Aispod.
«È stata una bellissima lezione di vita – spiega Enzo Boschin, presidente della Carnago Varese – che ha regalato a tutti grandi emozioni perché abbiamo tanto da imparare dai ragazzi diversamente abili. Ora mi auguro che ci possa essere presto una terza giornata per dare seguito a questo splendido gemellaggio».
Presente alla manifestazione anche il commissario tecnico della nazionale senior di bocce Giuseppe Pallucca, che nel marzo scorso ha conquistato due ori e un bronzo ai mondiali di bocce di San Miguel de Tucumàn, in Argentina.
L’Aispod di Fano è oggi un punto di riferimento importante per l’infanzia e l’adolescenza con disabilità o problematiche d’inclusione sociale. I suoi membri si prendono cura di molteplici situazioni di bisogno come quello medico, riabilitativo, scolastico, sportivo e lavorativo. Attraverso azioni di avvicinamento alla famiglia e sostegno in tutte le fasi del progetto di vita dell’individuo affetto da disabilità.
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