Una rara opportunità di un incontro ravvicinato con cinque disegni originali di Leonardo dal leggendario Codice Atlantico conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. E’ stata presentata, nella mattinata di giovedì 11 luglio in anteprima per la stampa, la mostra “Leonardo e Vitruvio. Oltre il cerchio e il quadrato” visitabile fino al 13 ottobre nella Sala Morganti del Museo del Palazzo Malatestiano.
Fogli autografi. Si tratta della prima volta nella storia recente che preziosi fogli autografi di Leonardo vengono esposti sulla sponda centro-adriatica d’Italia. Intervenuti alla presentazione il Sindaco di Fano Massimo Seri e l’assessore alla cultura Caterina Del Bianco che hanno messo in evidenza la grande importanza di questa iniziativa per la città di Fano e non solo.
Disegni. La selezione dei disegni in mostra copre l’intero periodo d’attività dell’artista, dagli ultimi decenni del Quattrocento ai primi del Cinquecento, spaziando da progetti per macchine militari (la balestra gigante), per la misurazione del tempo (l’orologio idraulico) e della distanza (l’odometro), fino a fogli di soggetto architettonico e geometrico. Per capire la fragilità e la preziosità di questi disegni basti pensare che per ogni mese di esposizione alla luce occorrono ben tre anni di conservazione al buio per evitarne il deterioramento.
Curatori della mostra. Ad illustrare nel dettaglio la mostra i curatori Guido Beltramini, Francesca Borgo e Paolo Clini che hanno intrapreso una indagine sistematica e a tutto campo dell’incontro-scontro fra due protagonisti del Rinascimento – uno in carne ed ossa, l’altro di carta e inchiostro. La mostra affronta il multiforme rapporto fra Leonardo e il testo di Vitruvio, il celebre trattato latino di architettura che costituì le fondamenta teoriche della nuova maniera del costruire nel Rinascimento. Al trattato Leonardo attinge per questioni di idraulica e meteorologia, geometria e ottica, materiali e tecniche pittoriche, strumenti di misurazione, o anche solo come un repertorio di metafore e leggende, aneddoti su architetti e ingegneri dell’antichità, macchine prodigiose: per confrontarsi insomma con l’autorità di una fonte antica da ammirare, imitare e sfidare. L’interesse di Leonardo per Vitruvio è insomma molto più presente di quanto si fosse immaginato, e va ben oltre l’Uomo vitruviano.
Digitale. Esperienza significativa è il mirroring dell’Uomo vitruviano, una proiezione interattiva che permette ai visitatori di ogni età di sovrapporre il proprio corpo al celeberrimo modello, confrontandosi con le proporzioni ‘perfette’ dettate da Vitruvio. Un innovativo laboratorio digitale allestito in una sezione dedicata permetterà inoltre ai visitatori, tramite una app in realtà aumentata, di esplorare in alta definizione i disegni di macchine di Leonardo. In un grande imagewall a parete sarà possibile interagire con le macchine ricostruite digitalmente attraverso libere interazioni gestuali, permettendo ai visitatori di scomporne e ricomporne i meccanismi per comprenderne meglio il funzionamento e di metterle in azione, lanciando ad esempio un dardo con la balestra gigante, o misurando una distanza con l’odometro.