S.Paolo (Saulo di Tarso), istruito da Gamaliele, fedelissimo alla religione d’Israele, riteneva i cristiani una setta eretica. Egli è incoraggiato dal Sinedrio ad arrestare i cristiani di Gerusalemme. Sulla via di Damasco viene investito dalla luce di Gesù che lo acceca e lo fa cadere da cavallo dicendogli: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”. In seguito Saulo è battezzato e guarito da Anania. L’Apostolo Barnaba di Cipro incontra Saulo e lo invita a far visita ai cristiani di Siria. Da allora Saulo si fa chiamare Paolo e sarà l’evangelizzatore delle genti. Paolo inizia a viaggiare con Barnaba, va a Efeso dove i cultori di Diana efesina lo percuotono lasciandolo come morto, ma i cristiani convertiti lo aiutano a riprendersi. Continua a predicare Cristo in Siria, ad Antiochia, in Asia Minore (=Turchia), in Macedonia, in Grecia (Atene e Corinto), mettendo in ogni gruppo di cristiani un episcopo. S. Paolo che ha tanto peregrinato per convertire i pagani e diffondere il Vangelo, mentre si trova a Cesarea, viene preso dai giudei che vogliono portarlo a Gerusalemme per processarlo e condannarlo; ma egli proclama davanti al governatore romano Felice: “Io sono cittadino romano e mi appello a Cesare”. Quindi viene portato a Roma dove, in attesa di giudizio, alloggia con una guardia in una casa dove riceve i pagani e i cristiani desiderosi di sapere di più su Gesù dagli Apostoli. San Paolo invita San Pietro a recarsi a Roma in modo che i fedeli possano ascoltare il Vangelo di Gesù. I due apostoli Pietro e Paolo costituiscono a Roma una grande comunità di cristiani e la guidano finché non sono martirizzati. Nei luoghi del loro martirio sorsero le due grandi basiliche testimonianza di fede per il mondo intero. Oggi Paolo di Tarso convertito da Gesù è la più grande testimonianza del Vangelo di Gesù con S. Pietro per tutti noi cristiani, i pagani, gli increduli e gli odierni atei.
DON ZENALDO DEL VECCHIO