Sabato 26 gennaio è stato per la nostra diocesi un pomeriggio veramente ricco, contrassegnato dalla parola Pace. Un pomeriggio assolato, di quelli che era da un po’ che non si vedevano, tantissimi ragazzi giovani e adulti (oltre 400), tanta musica, tanti spunti di riflessioni, tanti fili rossi che si sono susseguiti e intrecciati per tessere la MARCIA E VEGLIA DELLA PACE, organizzata dall’Azione Cattolica e la Caritas diocesana di Fano Fossombrone Cagli Pergola insieme all’Associazione Papa Giovanni XXIII, con il patrocinio del comune di Fano.
Pace. Alle 15.30 nel parcheggio di fronte al Mercato Ittico si è iniziata a radunare la gente che in compagnia dell’animazione dell’Aqulo Band ha atteso l’inizio della marcia. Prima dello start, si sono susseguiti gli interventi delle istituzioni, del Sindaco Massimo Seri e dell’Assessore alle Pace Samuele Mascarin, oltre al nostro vescovo Armando, Laura Meletti presidente dell’Azione Cattolica, Angiolo Farneti direttore della Caritas Diocesana e Stefano Paradisi dell’Associazione Papa Giovanni XXIII.
Testimonianza. Ha preso poi la parola Alessandro Montesi che, intervistato da Davide Cecchini e introdotto dalle note della kora (strumento musicale a corde della tradizione africana) dell’amico e fratello Jabel Kanuteh, ha spiegato cosa vuol dire essere cooperante, cosa vuol dire condividere e cosa significa scoprire la fame attraverso gli occhi dei bambini. Un inizio denso, un concerto di spunti di riflessione per comprendere che la pace non è qualcosa che dipende unicamente dai grandi e pochi potenti che possiedono e decidono per tutta l’umanità; ognuno può essere promotore di pace, può essere casa accogliente, generatore di speranza, costruttore di ponti, coraggioso distruttore di muri trasparenti fatti di indifferenza, ignoranza e paura.
“Ricette”. Accompagnato da queste parole, tra i canti e la gioia dei marcianti, il corteo si è diretto alla Chiesa di S. Maria Nova, passando attraverso le vie del centro. Durante la marcia i ragazzi e i giovani di tutta la Diocesi si sono fatti portatori in maniera originale di “semi di pace”, per condividere quanto vissuto nel mese di gennaio nelle loro parrocchie. Lungo la marcia sono state distribuite alcune ricette prese dal secondo volume di #iosprecozero, libro pubblicato dall’associazione Papa Giovani XXIII che nasce dalla volontà di affrontare lo spreco, ripensando la propria giornata in chiave sostenibile, pasti compresi. L’ultima tappa prima della veglia è stata presso il municipio, dove sono stati ricordati uomini politici esemplari, proprio sullo spunto del Messaggio del Papa per la 52esima Giornata Mondiale della Pace dal titolo La buona politica al servizio della Pace.
Veglia. A conclusione del pomeriggio si è svolta la tradizionale veglia vespertina di preghiera per la Pace nella chiesa di S. Maria Nova dove, accolti da padre Giancarlo Mandolini, si è potuto vivere un momento di riposo per il corpo ma soprattutto per il cuore e la mente. Una preghiera semplice ma di quelle che riscaldano e rigenerano, che hanno permesso all’assemblea di rendersi conto – esortati dalle parole del Vescovo Armando – che chi durante la marcia faceva parte di una massa in cammino, ora è un insieme di volti, di sguardi e di storie chiamate tutte ad essere educatrici di Pace.