Sabato 8 dicembre viene celebrato in tutto il mondo cristiano la solennità dell’Immacolata concezione. Tutta la chiesa si raduna e fa festa per onorare la Vergine Maria, la “theotokos”, la madre del Dio fatto uomo, la sposa dello Spirito Santo, la Madre di Cristo, la madre della Chiesa, la madre nostra.
Dono. È questo il dono infinito di Dio elargito alla Vergine Maria e, attraverso di lei, all’umanità intera. Questa dignità è unica ed immensa, si rifà alla primitiva creazione dell’uomo. Nella Genesi leggiamo: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza” (Gen. 1,26). Somigliare a Dio! L’Immacolata concezione è il ritorno a quell’immensa dignità. Ed è, attraverso questa donna, che il Signore propone la maternità divina alla giovane di Nazareth. Questa realtà è, nel contempo, soprannaturale ed umana. Così ci viene presentata dall’Arcangelo Gabriele: «Piena di Grazia», perché “il Signore è con te”. E ancora: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra». È lo Spirito Santo che la rende feconda di Cristo.
Nella storia della teologia mariana abbiamo un francescano: Giovanni Duns Scoto (1265ca-1308) che ha intuito, attraverso una prolungata riflessione, l’enorme dignità di Maria. L’argomento da lui elaborato viene indicato come: “redenzione preservativa”. Giovanni Paolo II, parlando del Beato Giovanni Duns Scoto, lo definì “Cantore del Verbo incarnato e difensore dell’Immacolata Concezione”.
Pio IX (1798-1878), terziario francescano, l’8 dicembre 1854, con la bolla «Ineffabilis Deus» definì solennemente che la Vergine Maria è stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.
La devozione popolare mariana sull’Immacolata Concezione è presente in tutti i secoli ed è costitutiva della sua identità.
510° anno. Quest’anno la chiesa di Santa Maria Nuova conta il 510° anno di celebrazioni in onore dell’Immacolata. Un altare a lei dedicato ce lo ricorda. È tutta la città di Fano che la onora: “Acciò che Dio ce abbia a preservare da grave infortunio ne la Chiesa di Santa Maria Nuova se abbia a celebrare la Conceptione de la Madonna”.
L’augurio sincero è che queste tradizioni rimangano, che segnino lo scandire degli anni e si prolunghino nel tempo. Oggi più che mai abbiamo bisogno di Maria, di questa madre affidata all’umanità intera da Cristo, sull’alto della croce. Tutto il popolo cristiano, tutti i santi hanno sempre onorato ed amato La Vergine Maria. San Bernardo (1090-1159) così termina una sua preghiera: “O vergine delle vergini e madre mia, a te vengo pentito e consapevole del mio peccato. Accogli la mia preghiera e, propizia, esaudiscimi”.