Il Rinnovamento nello Spirito (RnS) torna a riempire con migliaia di presenze l’Adriatica Arena. Era già accaduto a fine aprile in occasione della “Convocazione Nazionale” e succederà di nuovo dal 1° al 4 novembre per la 42ª Conferenza Nazionale Animatori. Ne parliamo con Francesca Piersimoni, coordinatrice RnS per la Regione Marche.
Francesca cosa accadrà all’Adriatic Arena di Pesaro?
Attendiamo circa 4.000 responsabili del Rinnovamento. Saranno giorni intensi di preghiera, catechesi, testimonianze e di bilanci perché siamo alla fine di un quadriennio che ci ha coinvolti su diversi fronti e ci ha portati per ben due volte alla presenza del Santo Padre. Non mancheranno linee programmatiche sulla scia dell’esortazione “Gaudete et Exsultate”, perché la chiamata alla santità è spinta e trampolino di lancio per avventurarci senza paura fra tutte le necessità della chiesa e del mondo!
Parlando di “animatori”, molti pensano a figure da villaggio turistico. La chiesa dei nostri giorni ha bisogno di animazione, io addirittura dico di “rianimazione”…
Sono d’accordissimo! Dobbiamo rianimare quanti sono scoraggiati per la fatica di servire e di far accogliere il messaggio di salvezza a chi non conosce Gesù. Per questo è stato scelto il tema “E si prese cura di lui…”. Gesù si prenderà cura di noi responsabili e ci renderà capaci di prenderci cura di chi ci verrà affidato. Questo significa essere animatore: ravvivare i fratelli in senso spirituale, non “intrattenendoli”, ma promuovendo cultura di Pentecoste… facendo capire che vivere nel potere dello Spirito è possibile! Abbiamo la preghiera comunitaria carismatica, una grazia speciale che può ridare vita a quanti sono in cerca di speranza, mettendo all’opera i doni e i carismi che lo Spirito suscita nelle nostre comunità per l’edificazione comune.
In che modo l’esperienza formativa carismatica è spendibile nell’ordinarietà delle nostre realtà diocesane?
La Conferenza è l’appuntamento annuale nel quale – attraverso le esortazioni, le testimonianze e i momenti di preghiera – ciascun aderente al RnS viene stimolato a vivere sempre più la dimensione carismatica come parte integrante di una comunità. Così facendo i nostri gruppi cercano di portare la novità dello Spirito Santo nelle parrocchie/diocesi in cui risiedono, con Seminari di Vita Nuova, momenti di intercessione e di evangelizzazione. Grazie a queste proposte, molti lontani dalla fede fanno esperienza di Gesù vivo e intraprendono un cammino di conversione.
Quali frutti ti aspetti da questo “capitolo” comunitario? Il vento soffia dove vuole, ma dove vorresti che si soffermasse lo Spirito in questi tempi difficili?
Desidero che lo Spirito Santo ci aiuti a riscoprire la forza della preghiera d’intercessione per quanti soffrono nel corpo e nell’anima. Quanto bene possiamo fare con la preghiera nelle carceri, negli ospedali, nelle case di riposo e nelle nostre comunità! Tanti fratelli testimoniano grazie di guarigione dal Signore attraverso l’intercessione del proprio gruppo. Dobbiamo osare di più, è Gesù che ci invita a chiedere con fede! Oggi tutto tende ad isolare l’individuo, quindi vorrei che si riscoprisse la bellezza di stare in comunità, perché da soli ci si perde, mentre in gruppo si è più forti per superare qualsiasi sfida. Se impariamo ad apprezzare i doni dell’altro, a sopportarne i limiti, a fidarci dello Spirito Santo, allora le nostre comunità diventano luoghi accoglienti: quelle locande piene d’amore dove Gesù samaritano si prende cura di ogni ferita.
Un auspicio?
Mi auguro con tutto il cuore che il sottotitolo scelto per la Conferenza: “Vita comunitaria, discepolato carismatico, servizio all’uomo” sia accolto da ciascuno. Spero in una crescente consapevolezza che la chiamata alla santità è per tutti e si realizza nella semplicità della vita donata con amore, ogni giorno, nelle nostre comunità, nelle diverse realtà sociali ed ecclesiali.