Domenica 3 giugno si è formata una lunga processione in occasione della solennità del Corpus Domini presieduta dall’Arcivescovo Piero Coccia e accompagnata da canti e letture tratte dalla esortazione apostolica di papa Francesco “Gaudete et exsultate”. È stato un gesto intenso di fede e di unità, preparato dall’Ufficio liturgico e vissuto in continuità con la Settimana eucaristica, che ha visto avvicendarsi, nella Chiesa di San Giacomo, le aggregazioni laicali e religiose della nostra arcidiocesi per momenti di adorazione, Sante Messe e Confessioni. Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo ha impartito la solenne benedizione, dopo aver pronunciato l’omelia di cui si riportano i passaggi fondamentali.
Viaggio. “Il gesto della processione che ora abbiamo compiuto evoca il mistero del nostro esistere come un viaggio che a nessuno è dato di disertare, nel quale è vinta l’ansia e talora l’angoscia che deriva dal non conoscere la meta. Perché non solo sappiamo verso chi andiamo, ma abbiamo anche nel nostro cammino un alleato sicuro: il Signore Gesù, vivente e presente nell’Eucaristia. Ed è proprio sull’esperienza dell’Alleanza che si concentrano le letture bibliche della liturgia odierna. La prima lettura (Esodo 24, 3-8) ci ricorda l’alleanza tra Dio ed il suo popolo sancita da Mosè, che prefigura l’alleanza di Cristo con l’umanità… La lettera agli Ebrei (9, 11-15) ci dà la certezza che in Cristo l’alleanza è pienamente realizzata… Il Vangelo di Marco (14, 12-16) ci garantisce che tale alleanza continua con la celebrazione dell’Eucaristia e ha una perenne attualità… La condizione umana è segnata dal limite e dalla non autosufficienza. Abbiamo perciò bisogno di alleanze, vale a dire degli altri in tutti i campi. Tutti sentiamo la necessità di aprirci al confronto per condividere, per fare esperienza della solidarietà e della sussidiarietà…
Alleanza. Ma è altrettanto vero che abbiamo bisogno anche dell’alleanza con l’“Altro” cioè con il Signore, il quale dà senso e prospettiva a tutto l’umano. Avverte papa Francesco: “Che cosa ha valore nella vita, quali ricchezze non svaniscono? Sicuramente due: Dio e il prossimo”. L’alleanza con il Signore ci consente di vivere con speranza questa delicata fase storica, in cui non è difficile cogliere punti di criticità, a cominciare dalla crisi economica, dal clima di smarrimento culturale e morale che ha prodotto un sentimento di rancore diffuso, con effetti pesanti anche in politica, visibili nella situazione di incertezza che ha segnato l’avvio dell’attuale Legislatura. L’Eucaristia però ci rende compartecipi dell’alleanza con Cristo. Perciò le difficoltà non ci spaventano. Cari fedeli, abbiamo portato Gesù sacramentato per le vie della nostra città, perché Egli benedica Pesaro, perché i pesaresi, di nascita o di adozione, possano adorarlo e perché tutti ricordino che la vocazione della nostra città, laboriosa ed ospitale, è segnata in modo indelebile da questa “nuova ed eterna alleanza” con Dio. Il Signore nostro alleato ci preceda, ci accompagni e ci solleciti nei tornanti, a volte faticosi, della nostra storia personale e comunitaria”.