Riportiamo una sintesi dell’intervento dell’architetto Stefano Baldini riguardo l’iter del progetto per l’edificazione della nuova struttura parrocchiale.
Dalla metà degli anni ’80, con Don Gianni, si è iniziato a pensare alla edificazione di una nuova struttura parrocchiale, considerata l’inadeguatezza della ormai piccola chiesa del Carmine e la carenza di ambienti per le attività di ministero pastorale.
Il primo progetto, risalente al 1988 e realizzato con tanto impegno ed entusiasmo, si arenò in breve tempo, fra difficoltà di vario genere, in particolare per la mancanza di un’area con idonea destinazione urbanistica e per le scarse risorse economiche della parrocchia.
Nel 2001, con la lottizzazione di quest’area (sede della colonia Tonnini), le prospettive di avere finalmente un terreno destinato ad attività religiosa diede nuovo vigore alle nostre speranze, venne così elaborata una nuova proposta progettuale, ma anche in questa occasione complicazioni varie parevano essere ostacoli insormontabili.
Ricordo un viaggio a Roma con Don Gianni, nel 2006, agli uffici della CEI, per verificare la fattibilità del nuovo progetto, ma la nostra proposta non venne neppure esaminata in quanto la parrocchia non era proprietaria dell’area edificabile.
Oggi, dopo tanti anni, si può affermare che, per la nostra comunità, l’ordine razionale secondo cui, nelle sue varie sfaccettature a noi sempre nascoste, si manifesta la volontà divina, aveva individuato dei tempi ben precisi nel cammino della edificazione di questa chiesa – popolo di Dio.
Nell’ottobre 2007, con la consacrazione a Vescovo di Mons. Armando Trasarti e il suo insediamento in diocesi, la nostra aspettativa di poter tornare sul percorso più volte interrotto ha ripreso a concretizzarsi; infatti è grazie a Lei, Eccellenza, alle sue capacità umane, evangelizzatrici, amministrative, che la CEI ha concesso in via straordinaria alla nostra parrocchia un contributo per l’acquisto del terreno, passo fondamentale per l’iter autorizzativo del progetto e per l’ottenimento del relativo finanziamento.
A conclusione di questo impegno le mie speranze su questa nuova struttura parrocchiale, sono principalmente due: quella di essere riuscito a cogliere il senso religioso cristiano con soluzioni congrue a conferire, a questo spazio dedicato al culto, la necessaria sacralità; quella che la struttura possa essere sentita da tutti come casa propria e come tale mantenuta e curata; in un concorso gioioso, generoso, in un sentito impegno alla dignità di questo luogo dello spirito.