Centinaia di persone hanno seguito le presentazioni pesaresi del libro “Siamo qui siamo vivi – Il diario inedito di Alfredo Sarano e della famiglia scampati alla Shoah” curato da Roberto Mazzoli per il gruppo editoriale S. Paolo di Milano. Pagine preziose riemerse dopo 70 anni di oblio che narrano la vicenda del segretario della comunità ebraica milanese che durante la guerra, si prodigò per proteggere le liste degli oltre 13mila ebrei della sua città nascondendole ai rastrellamenti nazisti. Un gesto che eviterà a tantissime persone la deportazione nei campi di sterminio. A sua volta la famiglia Sarano fuggita a Mombaroccio verrà protetta da alcuni contadini e da Padre Sante Raffaelli, guardiano del convento del Beato Sante e dal sottufficiale tedesco Erich Eder.
Lo scorso 5 maggio nel salone Metaurense della Prefettura sono intervenute le sorelle Vittoria e Miriam Sarano insieme ad una parte della famiglia. Presenti anche le scuole della provincia e le autorità civili, religiose e militari tra cui il prefetto di Pesaro e Urbino Carla Cincarilli, il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci, l’Arcivescovo Piero Coccia, l’assessore Giuliana Ceccarelli e il Provveditore agli Studi Marcella Tinazzi. Ai saluti iniziali sono seguite le relazioni di Samuele Giombi e di Roberto Mazzoli mentre grande emozione ha suscitato l’intervento in diretta telefonica di Liliana Segre sopravvissuta ad Auschwitz che ha risposto ad alcune domande degli studenti. «La storia della famiglia Sarano – ha detto la Senatrice a vita – mi ha dato un grande conforto ed anche un insegnamento verso il mio pessimismo». Quindi gli studenti del liceo Mamiani hanno letto alcuni brani tratti dal diario di Alfredo Sarano intervallati dalle note della tradizione ebraica eseguite dal fisarmonicista Raffaele Damen.
Domenica 6 maggio, nel teatro comunale di Mombaroccio si è svolta la cerimonia di consegna delle onorificenze che il Comune ha conferito ai protagonisti della vicenda. Il Sindaco Angelo Vichi, alla presenza del Prefetto Carla Cincarilli e del vice-presidente della Comunità Ebraica di Ancona Remo Morpurgo, ha consegnato le targhe ai discendenti delle famiglie Ciaffoni e Perazzini, ai frati del Beato Sante ed alla famiglia Sarano. La targa per i familiari di Erich Eder verrà ritirata dai figli nel mese di giugno. Anche in questo caso va sottolineata la presenza di numerosi studenti che hanno eseguito letture del libro, mentre è stato proiettato il docu-film della scuola media “Barocci” e interpretato dagli studenti che, sotto la regia di Giorgio Ricci, hanno effettuato una trasposizione cinematografica della vicenda. Altre presentazioni con le sorelle Vittoria e Miriam si sono tenute anche nella libreria il Catalogo di Pesaro e nell’ex chiesa del Gonfalone di Saltara alla presenza del Sindaco di Colli al Metauro Stefano Aguzzi