Una voce dolce ma, allo stesso tempo, forte, di chi nella vita ha lottato e lotta tuttora. E le parole del suo libro ne sono la prova. “Parte del mondo” (Book Sprint Edizioni) è il titolo dell’ultimo lavoro di Patrizia Bellucci, residente a San Costanzo, presentato proprio nella sala Consiliare “Filippo Montesi” del suo comune sabato 3 febbraio.
Disabilità. “Questo libro dedicato a mia figlia – ci spiega Patrizia raggiunta telefonicamente dalla nostra redazione – è nato così, “di getto”, ma ci ho messo davvero tutta l’anima in queste pagine. Dapprima era una sorta di diario, poi, piano piano, ha preso corpo come un vero e proprio libro. Il tema principale è quello della disabilità, trattata senza alcun tipo di pietismo, il pietismo non mi rappresenta, non rappresenta la mia vita, ma solo con tanta forza e vorrei che fosse proprio la forza il messaggio che arrivasse a tutti, alle istituzioni, agli insegnanti e alle famiglie che vivono, al proprio interno, una condizione di disabilità. Nel mio libro parlo del rapporto con mia figlia, disabile dalla nascita, del percorso che abbiamo fatto e che stiamo facendo insieme”.
Coraggio. Un percorso autobiografico condiviso da madre e figlia per superare le barriere e i pregiudizi nei confronti della disabilità. “Il giorno della tua nascita – scrive Patrizia sulla sua pagina facebook riferendosi alla sua storia raccontata nel libro – appena hai appoggiato la testina sul mio braccio, ho provato una gioia indescrivibile, già sapevo come sarebbe andato il nostro futuro. Tra noi si è da subito formato un legame indistruttibile, guardando il tuo visino color pesca, la tua morbidezza che mi faceva pensare un batuffolo di cotone, ho pensato immediatamente che tutta la tua esistenza sarebbe dipesa da me, la tua mamma. Ti ho mormorato “ce la faremo comunque sia” e il mio cuore ha messo subito in moto la forza necessaria sia a trasmettertela sia a far sì che attorno a te ci fossero persone giuste, capaci di sorreggerti e di affiancarti nei momenti difficili”.