È appena nato, nella nostra arcidiocesi, un “Laboratorio per lo sviluppo territoriale” facente capo all’Ufficio Pastorale per i problemi sociali e il lavoro.La proposta, subito sottoscritta da un bel gruppo di persone, è stata lanciata giovedì 25 gennaio scorso dai tre delegati diocesani alla 48ª Settimana Sociale di Cagliari – il direttore Gianluigi Storti, Giampietro Scavolini, Michele Redaelli – all’interno dell’affollato incontro svoltosi alla presenza dell’arcivescovo Piero Coccia.Il Laboratorio è stato pensato allo scopo di proseguire, a livello territoriale, quanto iniziato a Cagliari: creare un luogo di incontro e confronto tra esperienze umane e professionali diverse; cercare buone pratiche di impresa e di lavoro, individuare proposte concrete da presentare all’amministrazione locale.Si tratta soprattutto di conoscere e far conoscere quelle imprese che non solo sanno stare sul mercato e sanno massimizzare i profitti, ma possiedono anche una capacità generativa interna (relazioni basate sulla fiducia e sulla reciproca valorizzazione) ed esterna (impatto sociale, culturale, ambientale positivo). Non sono arabe fenici. Se ne trovano anche qui, nel nostro territorio.
Roberto Blandini, uno dei responsabili dell’azienda Italforni Pesaro, coinvolto da Andrea Mancini della Caritas nell’esperienza delle borse-lavoro, ha raccontato di Fahd, giovane marocchino ospitato come tirocinante, che è stato assunto a tempo indeterminato proprio grazie a vari tipi di aiuto offerti dai suoi colleghi. Le buone relazioni sono fondamentali nella vita. Anche nel caso in cui non si approdi a uno sbocco lavorativo stabile, servono a recuperare la dignità, come ha testimoniato la splendida lettera di Mauro. Per info: www.acidiocesipesaro.it/uffici-pastorali/lavoro.htm e www.facebook.com/pastoralesocialelavoro.pesaro/