Il Conservatorio Rossini ha esordito nell’anno appena iniziato con il concerto degli studenti che hanno preso parte al master lirico internazionale tenuto dal maestro Josè Carreras. Questa è la terza esperienza didattica a Pesaro del “tenorissimo”. Tra i frequentatori del corso risulta molto forte la presenza cinese: 16 su 25 ammessi al master nel 2016; sempre 16 su 25 nel 2017 e 8 quest’anno. Numerose le altre nazionalità presenti: americani, armeni, austriaci, bulgari, coreani, croati, francesi, georgiani, giapponesi, libanesi, kazaki, russi, spagnoli, tedeschi. Scarsa invece la presenza di studenti italiani, sintomo sconsolante della disattenzione delle istituzioni nazionali che tutt’ora incide nel settore della formazione musicale.L’anno che ci lasciamo alle spalle ha comunque registrato un’intensa attività di produzione, oltre che didattica, del Conservatorio Rossini. Ben 67 sono gli eventi artistici organizzati dall’Istituto ovvero richiesti da soggetti esterni. Anche i contatti con la città e con ambienti del Territorio sono stati ragguardevoli. Al concerto di Natale, organizzato dal Senato della Repubblica, che si è avvalso della Orchestra Nazionale dei Conservatori, hanno preso parte anche due giovani strumentisti dell’Istituto: Matteo Paggi (Trombone) e la violinista Camilla Sabbatini.
C’è stata poi una chiusura dell’anno in bellezza con la vittoria del gruppo jazzistico del Conservatorio Rossini guidato dal prof. Bebo Ferra. Anche per il patrimonio librario dell’Istituto ci sono state liete sorprese. La famiglia Calcagnini ha donato la corposa e pregevole biblioteca del compianto Gilberto all’Istituto. Inoltre è stato recuperato il manoscritto di Amilcare Zanella contente “Intermezzi per il Macbeth di Shakespeare op..94” mentre la signora Miranda Paolucci ha conferito l’intera raccolta, del bollettino del 1892 pubblicato per le Celebrazioni Rossiniane. Hanno frequentato l’Istituto studenti (nel complesso 839) provenienti da 22 diversi paesi ai quali è stato impartito l’insegnamento da 143 docenti. A livello nazionale va pure ricordata la legge sulle celebrazioni rossiniane e lo sventato pericolo di accorpamento dei Conservatori nei cosiddetti “Politecnici delle arti”.
Nella Foto:
GIORGIO GIRELLI PREMIA JOSÈ CARRERAS