Domenica 14 gennaio Pesaro celebra la Giornata Nazionale per l’approfondimento e sviluppo del dialogo tra Cattolici ed Ebrei. Don Mario Florio, direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso dell’Arcidiocesi, dialogherà con il dott. Vittorio Robiati Bendaud, coordinatore del Tribunale Rabbinico del centro-nord Italia. Il libro delle Lamentazioni dalle cinque Meghillot è il testo proposto dalla commissione bilaterale. L’appuntamento è a Palazzo Montani Antaldi alle ore 17.00.
Significati. Tale giornata nazionale, istituita il 17 gennaio del 1990 dalla CEI alla vigilia della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, vuole essere finalizzata all’incontro vivificante con Israele, per non dimenticare che i cristiani e le chiese si nutrono dell’ulivo buono su cui si sono innestati i rami dell’ulivo selvatico. L’ultimo Concilio, perciò, ha rigettato in modo deciso la discriminazione degli ebrei, denunciato le persecuzioni del passato e condannato severamente ogni forma di antisemitismo. Come ebbe a dire Giovanni Paolo II il 13 aprile 1986, durante la storica visita alla Sinagoga di Roma: “Chiunque incontra Gesù Cristo incontra l’ebraismo”.
Anche se il dialogo ebraico-cristiano ha conosciuto momenti di grande slancio e altri momenti più difficili, Rav Giuseppe Laras sosteneva che l’importante è non lasciare che questo si fermi; ma, “se tale dialogo vuole continuare (come è imperativo che sia!), dovendo essere in primo luogo non tanto teoretico ma pratico, deve progressivamente uscire dalle ambiguità̀ su Israele, dato che è lì che vive la maggior parte del nostro Popolo ed è sempre lì che si sta edificando il futuro di un ebraismo in ampia parte post-diaspora”.
Incontro. A dimostrazione che il dialogo è una necessità anche per il popolo ebraico, lo scorso 31 agosto 2017, papa Francesco ha ricevuto una delegazione di Rabbini Ortodossi provenienti dall’Europa (Conference of European Rabbis), dagli USA (Rabbinical Council of America) e da Israele (Chief Rabbinate of Israel), che gli hanno consegnato un documento, “Between Jerusalem and Rome. Reflections on 50 years of Nostra Aetate”, che recepisce il cammino fatto dalla Chiesa cattolica dal Concilio Vaticano II fino ad oggi. È la prima volta che un gruppo così rappresentativo di rabbini ortodossi scrive un documento di questo genere, in cui riflettono su quanto la nostra Chiesa ha fatto in questi ormai superati 50 anni. L’ebraismo ortodosso con questa dichiarazione si impegna, in qualche modo ufficialmente, a far conoscere al suo interno il nuovo atteggiamento della Chiesa cattolica nei confronti degli ebrei. D’altra parte i cattolici dovrebbero riflettere in quale misura sono a conoscenza dei documenti che la Chiesa nel suo magistero ha prodotto affinché l’antisemitismo e l’antisionismo fossero definitivamente archiviati nella sua teologia, nel suo insegnamento, nella preghiera, e anche nella vita quotidiana e nel linguaggio dei suoi membri.
Don Giorgetti. Nell’Arcidiocesi di Pesaro questa giornata ha preso avvio grazie alla sensibilità del direttore dell’Ufficio Ecumenico don Mario Florio e grazie al sostegno fattivo di don Giorgio Giorgetti che in questi anni ha sostenuto questa giornata inserendola nei noti e frequentati appuntamenti del “Prendi e Mangia”. Quest’anno questa giornata vuole essere un omaggio alla memoria sempre viva di don Giorgio e un impegno per noi tutti a continuare, sperimentando vie sempre nuove, la via dell’incontro, unita a quella irrinunciabile della conoscenza biblica definita dal Cardinal Martini come il grande “codice educativo” dell’umanità.