Purtroppo, come capita a tutti quelli che ne hanno sempre avuto poco, ho un problema col denaro. Non che ne spenda troppo e nemmeno che sia tirchio, quello che mi da fastidio è proprio il toccarlo, il maneggiarlo. Credo di essere l’unica persona che al bar passa il portafoglio alla moglie e dice “Paga tu”. Mi disturba meno usare la carta di credito, anche perché non si ha la percezione esatta dei soldi che fuggono. Ce ne accorgeremo solo a fine mese quando arriva il resoconto della banca. Il passaggio dalla lira all’euro mi ha disturbato moltissimo; giravo col calcolatore per le mani e poi facevo il conto arrotondato a mente.
Passare dalla banconota da 1.000 lire alla monetina da un ero (quasi il doppio) mi ha traumatizzato. Un caffè sono quasi duemila lire. Cose da non dormirci la notte. Poi ho smesso di andare al bar e adesso godo del riposo del giusto. La caffeina mi agita. Certo che nel cambio qualcuno ci ha guadagnato; io ci ho solo rimesso. Mi consola il fatto che nei viaggi all’estero gli euro sono apprezzati. Quando in un paese del vicino oriente ho chiesto se accettavano euro invece dei dollari o della moneta locale, alla risposta che era ancor meglio mi sono sentito ricco. Ora arriva la notizia che le monetine in rame (2 , 3, 5 centesimi) dal prossimo anno non circoleranno più ed i prezzi verranno arrotondati a 10 cent, mi chiedo ingenuamente se l’arrotondamento avverrà verso l’alto o verso il basso. Purtroppo ho già in mente la risposta! Qualcuno ci guadagnerà ed io ci rimetterò. In fondo nulla di nuovo, io col denaro ho sempre avuto un pessimo rapporto.
Alvaro Coli