TESTAMENTO BIOLOGICO A PESARO / DIBATTITO IN CORSO
QUESTIONE LAICA NON “CATTOLICA”
Inutili polemiche
Siamo costretti a ritornare sulla questione del registro per il testamento biologico che il gruppo consiliare di maggioranza nel Comune di Pesaro vorrebbe approvare su pressione dall’associazione radicale “Luca Coscioni”. Non possiamo accettare che su una questione così delicata ci si metta pure una parte dell’informazione pesarese a “giocare” all’inutile polemica. Si è parlato di resistenze dei cattolici. Tuttavia in merito al testamento biologico non abbiamo fatto parlare nessun sacerdote né Vescovo. Non abbiamo chiamato a sostegno alcun documento del magistero del Papa, anche se avremmo avuto solo l’imbarazzo della scelta. Sono intervenute invece le associazioni laiche di Pesaro come “Gli amici di Andrea”, l’Anmic e addirittura il massimo esperto nel campo internazionale delle neuroscienze, la pesarese Matilde Leonardi. Ma evidentemente citare le cose con i loro nomi non faceva buon gioco alla polemica. Vuoi mettere i curiali che si schierano contro il “progresso”?
Proviamo allora a ripartire. Anche stavolta diamo voce a chi ha qualcosa di dire al di là di dogmi o ideologie. Le interviste a Max Tresoldi e Massimo Domenicucci che proponiamo parlano chiaro. Stiamo solo provando a ragionare ad alta voce senza avere facili soluzioni in tasca. Non ci interessano polemiche inutili ma offrire a chi legge riflessioni reali e non voci “politcally correct” in tema di biotestamento.
Infine giova un’ultima avvertenza agli amministratori pesaresi. Nel 2010 il vicino comune di Fano ha approvato una mozione sui Dat (Dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario). Anche in quel caso pareva una conquista di civiltà ma nessuno ha provveduto a trascriverla in un registro. E sono passati 5 anni!
La direzione