APPELLO AD ASCOLTARE LA VOCE DI FAMIGLIE, CHIESA, MEDICI, DISABILI…
Testamento biologico: la fretta del Comune di Pesaro
Testamento biologico. Anche Pesaro si appresta ad istituire un registro delle dichiarazioni anticipate di trattamenti sanitari (Dat). Nel vuoto normativo di una legge nazionale che regolamenti la materia, numerosi Comuni si sono già mossi con atti più simbolici che pratici. Giova infatti ricordare che i Dat comunali sono totalmente privi di efficacia giuridica poiché manca una legge dello Stato che li istituisca. A ciò si aggiunge il fatto che nessuna norma abilita un Comune a gestire il servizio relativo alle dichiarazioni anticipate di trattamento. Quindi? Si tratta di un atto ad alto rischio ideologico. Non vorremmo che si ripetesse il ben noto precedente del 2011 quando l’amministrazione comunale, allora guidata da Ceriscioli, approvò a colpi di maggioranza, la fragile mozione sulla “famiglia” anagrafica. Purtroppo si intravedono i medesimi presupposti vista l’ampia maggioranza su cui può contare in Consiglio l’amministrazione comunale. Anche stavolta tutto sembra già scritto e blindato. Non c’è stato ad oggi alcun dibattito pubblico in merito e nessun giornale locale ha informato l’opinione pubblica. Dunque la città potrebbe svegliarsi domattina col suo bel registro calato dall’alto. L’ordine del giorno potrebbe finire al voto già nei primi giorni di marzo. Perché tutta questa fretta? Da chi nasce questa proposta mai vista nel programma elettorale? Su temi etici sarebbe auspicabile ascoltare cosa ha da dire la città in tutte le sue articolazioni.
Per questo ci appelliamo ai consiglieri di maggioranza. Che diano la possibilità ai cittadini di esprimersi e confrontarsi lealmente senza pregiudizi. C’è in gioco il bene comune. Ascoltiamo allora cosa hanno da dire i medici, le famiglie, la Chiesa, gli anziani e i disabili troppo spesso esclusi dalle decisioni di palazzo. Proviamoci!
La direzione