PESARO – I tempi di attesa si vanno assotigliando. Nove allegorie daranno vita, domenica 10 febbraio, alla 56^ edizione del Carnevale dei ragazzi organizzata dal Comitato promotore diocesano, presieduta da Alfredo Caldari, con il concorso delle parrocchie.
Questi i titoli: “L’éra …fred un bel po’” (San Martino), “Madagascar” (San Pietro in Calibano di Villa Fastiggi), “La camineda dla banda del Port” (Santa Maria del Porto), “I magnifici pagliacci” (Santa Maria delle Fabbrecce), “La magia del bosco” (San Terenzio e Marina di Cattabrighe), “La carica dei 101” (San Fabiano di Villa Ceccolini), “Il ristorante” (Santa Maria di Loreto), “Il ritorno di Asterix e Obelix” (San Giovanni di Gradara), “I vampiri” (AVIS Gradara).
Il primo seme della rassegna, voluta dal vescovo monsignor Luigi Carlo Borromeo, è stato gettato, nel 1958, da un comitato composto da Gino Filippucci, Marzio Manfredini, Aldo Bui, Orlando Ghirlanda, Werther Bettini, don Silvano Pierbattisti, Renzo Paci ed Antornio Nicòli. In tempi diversi, dopo Paci, hanno indossato i panni di Rabachèn, personaggio simbolo del Carnevale dei ragazzi, Gianfranco Gelsi, Ernesto Preziosi, Giorgio Filippini, Franco Ferri, Simone Baiocchi, Albino Calcinari e Daniele Leonardi. Da sempre (1980), e continua, la signora Cagnèra, consorte di Rabachèn, è Annamaria Petrilli.