Alla 34esima edizione del pellegrinaggio Macerata-Loreto c’eravamo anche noi, un gruppo di 10 giovani della diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola provenienti dalle parrocchie di Rosciano, S.Orso, San Costanzo e San Michele che abbiamo detto il nostro SÌ a questa chiamata.
La luce di una grande stella cadente ha dato inizio al nostro cammino dopo la partecipazione alla grande celebrazione eucaristica tenutasi nello stadio di Helvia Recina. Gioia, preghiera e “ felice fatica” sono state le parole d’ordine della nottata in cui ognuno di noi ha portato nel cuore le proprie intenzioni, le proprie domande e i propri problemi.
“C’è Qualcuno con te, non ti lascerà mai, non avere paura prendi i campi e vai…” sono state le parole di un canto che ci ha accompagnato per tutto il tragitto. Non vi sono parole più adatte in quanto anziani, famiglie e i tanti giovani , eravamo insieme tutti per motivazioni diverse ma con un punto in comune, Cristo. Come ha affermato anche il vescovo Giuliodori “quando le cose nascono dall’incontro con Cristo, diventano opera dello Spirito e superano ogni calcolo e logica umana. È la testimonianza concreta dell’opera dello Spirito che rende presente Cristo”. E cosa c’è di più bello?
I momenti di silenzio ci hanno aiutato ad aprire il cuore alla preghiera intensa verso Maria. Le testimonianze di alcuni pellegrini ci hanno toccato e fatto commuovere e ci hanno fatto capire che ogni pellegrino è testimone e supporto per l’altro.
Non nascondiamo che i momenti difficili ci sono stati ma fanno parte di questo meraviglioso cammino: durante la celebrazione si è carichi e pieni di entusiasmo poi però quando scende la notte inizia a farsi sentire la stanchezza che viene subito ricambiata da quelle grandi emozioni che sono difficili da descrivere se non provate.
“Il vero pellegrino”, ci ha detto la guida, “è colui che ha la fiaccola in mano!” ed eccoci mentre arriviamo in un paesino a notte fonda e tanti abitanti ci vengono incontro per passarci le fiaccole; ci si può immaginare la meraviglia di 90mila persone che camminano, pregano e cantano innalzando questa luce, che poteva benissimo rappresentare i nostri cuori ardenti di gioia!
Quando abbiamo visto albeggiare e “spuntare” alla fine di una salita la Basilica di Loreto abbiamo raccolto tutte le energie ci siamo messi a cantare fino all’arrivo in piazza dove ci aspettava l’immagine della Madonna di Loreto e dove abbiamo ricevuto la benedizione finale. Felici e carichi di speranze e gioie aspettiamo di tornare a camminare insieme il prossimo anno con il motto che ci siamo portati per tutto il tragitto “PIENI DI FORZA DI GRAZIA E DI GLORIA!”.
Linda Uliva