Sorpreso e amareggiato perché “Il Nuovo Amico” è una testata che apprezzo e della quale ho grande considerazione. Forse bastava una telefonata per evitare una polemica di questo tipo. Mi auguro solo che sia una polemica del “Nuovo Amico” e non della Diocesi. Al festival ci saranno 140 ospiti che si interrogheranno sulla ricerca della felicità in questo momento di crisi. Se per il giornale è importante portare sul palcoscenico la storia di un disabile grave lo invito a prendere contatto con gli organizzatori: saremo felici di accoglierla.
Matteo Ricci – Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino
Gentile Presidente, anzitutto grazie per l’apprezzamento e la considerazione. Una stima che contraccambiamo conoscendo la passione che anima il suo lavoro.
Nel caso specifico però non è corretto parlare di polemica da parte nostra, ma di critica al disinvolto accostamento felicità/eutanasia.
L’intento, creda, è costruttivo. Nessuna censura dunque nei confronti del signor Englaro, cittadino libero di dire ciò che vuole. Tuttavia una parte considerevole del territorio provinciale che lei amministra ha di recente e più volte manifestato pubblicamente il proprio dissenso in tema di eutanasia.
Per questo un Festival ideato da chi, come lei, rappresenta democraticamente tutti, dovrebbe tener conto delle diverse sensibilità dei suoi concittadini in temi affatto “marginali”.
Lo scivolone insomma c’è stato ed era sotto gli occhi di tutti ma un po’ come nel racconto del “Re nudo”, è toccato a noi come stampa il dovere di farsi portavoce di un vasto sentire che accomuna tanti cattolici e laici.
In quanto alla telefonata a cui lei fa cenno, non la potevamo certo fare poiché abbiamo saputo del programma del Festival, solo dalla pubblicità apparsa su tutti i giornali locali tranne – guardacaso – il nostro. Per amor di verità una telefonata con viale Gramsci, seppur interlocutoria, l’abbiamo pure fatta… dovrebbe saperlo.
Infine una doverosa precisazione. Il Nuovo Amico non ha mai chiesto di portare sul palco qualche disabile ora che i giochi sono bell’e fatti, ma lo avevamo auspicato per la fase organizzativa dell’evento. La toppa, si sa, è peggio del buco.
La richiesta è arrivata in questi giorni a furor di popolo, da tantissime persone tramite Facebook come si evince da queste due pagine di forum.
Apprezzabile la sua “generosa” offerta di dar voce a qualche disabile ma purtroppo arriva a tempo scaduto. A meno che non li si faccia parlare, come chiedono, a diretto confronto con il signor Englaro. Ma, ahinoi, sappiamo che non sarà possibile. E allora? Avanti con Englaro. Meglio non compromettere le statistiche à la page sul Benessere Equo e Sostenibile purchè alla fine si possa scrivere il bel finale in cui tutti vissero perfetti, “felici e contenti”.
Con viva cordialità
La direzione