In autunno cadono le foglie e si potano siepi ed alberi. Grazie, direte voi, hai fatto bene a ricordarcelo altrimenti non lo sapevamo. Veramente non volevo ricordarlo ai miei lettori ma a Marche multiservizi. E volevo ricordare anche che, quelli di noi che sono così fortunati da avere un fazzoletto di terra attorno a casa pagano la tariffa anche per il giardino. Dunque se paghiamo abbiamo diritto al servizio di raccolta rifiuti anche per il verde. Se ho capito bene però nella mia zona passeranno per la raccolta di rami e foglie il 20 dicembre. Io, che ho ordinato accuratamente in fascetti i rami ed ho inserito ne foglie nell’apposito contenitore, mi terrò questa montagnola di vegetali a tempo indeterminato. Diceva una vecchia filastrocca. “Se la serva non ti serve che serva è”; aggiornandola direi: “Se Marche multiservizi non ti serve, che multiservizi è”. Anche il giardiniere che è venuto a potarmi quei quattro alberi che ho in giardino si lamenta che deve smaltire in proprio i vegetali e non sa dove; intanto ne ha approfittato per aumentare i prezzi. Così pago due volte: giardiniere e Multiservizi. Colgo l’occasione per autodenunciarmi: ho raccolto un grande sacco nero di foglie cadute e l’ho scaricato in via Toscana nel parcheggio interno dell’Azienda. Voglio vedere se hanno qualcosa da ridire. Fra le cose negative ce n’è anche di positive: Pesaro è una città pulita, tutti espongono i rifiuti della differenziata nel giorno giusto e non si vedono in giro oggetti abbandonati. Di questo bisogna ringraziare l’Azienda ma soprattutto il senso civico dei cittadini. Nel frattempo mentre continuo a cantare “Le foglie morte” di Edith Piaf raccolgo i resti dell’ippocastano e del noce ed appena ne avrò riempito un altro sacco non mancherò di depositarlo nel parcheggio di Marche multiservizi. Se avete dei rilievi da farmi, ditemi dove lo devo mettere!