L’unificazione italiana è stata un processo di annessione-unificazione senza concorso di popolo? O è stata la conseguenza di un movimento politico che coinvolse migliaia di persone in continuo aumento dai moti del 1820-21 fino al 1861? E la massa in movimento seguiva unicamente il pensiero repubblicano di Mazzini? In realtà l’ideologia dominante che si diffondeva nell’Europa di allora era il liberalismo, conseguente alla rivoluzione industriale e all’aumento dei commerci, inteso in maniera radicale da Garibaldi e da varie correnti di pensiero, o in maniera moderata per rigenerare la classe media, la nuova borghesia e le comunità regionali? Orazi. Con la ricostruzione storica di Filippo Ugolini, supportata da una estesa documentazione, Stefano Orazi pubblica “Nazione e coscienza”, il liberalismo moderato di Filippo Ugolini (1792-1865 –Le Monnier 2017). Uomo erudito, segretario comunale al Comune di Urbania, cattolico convinto e praticante, padre di 9 figli, partecipa a tutti gli eventi innovativi del suo tempo. Fedele ai suoi principi religiosi, alla sua città, al liberalismo, alle idee nuove della politica. Paga sempre di persona. Con la carcerazione nei moti carbonari del 1831. Con l’espulsione dallo Stato Pontificio dopo la Repubblica romana del 1849. Il suo valore intellettuale e morale, già emerso nell’esilio di Firenze dove collabora all’Istituto Vieusseux, viene riconosciuto dall’Italia unita che lo nomina primo Provveditore agli studi della provincia di Pesaro e Urbino.
Presentazione. Il libro di Stefano Orazi è stato presentato in Urbania il 9 giugno. Il Magnifico Rettore dell’Università Carlo Bo, Vilberto Stocchi, ha inviato il suo saluto. Il primo Dirigente Sergio Brandi ha accolto, pubblico, autorità e Relatori, nel suo splendido Istituto Superiore “Della Rovere” con cortesia e familiarità. Il sindaco Marco Ciccolini, nel suo saluto, ha ricordato che gli studi di due benemeriti urbaniesi, Enrico Liburdi e Corrado Leonardi, avevano messo in evidenza il valore, la cultura e l’amore di Ugolini per la sua città, che gli dedicò una pubblica Via. Significativo il saluto di Marcella Tinazzi, Dirigente dell’Ambito Territoriale della provincia di Pesaro e Urbino, interprete intelligente del suo ruolo che sa allargare con grande competenza dal settore amministrativo a quello culturale: nel solco tracciato dal suo lontano predecessore Filippo Ugolini. La presentazione del libro, coordinata con perizia e sapienza da Gastone Mosci dell’Università Carlo Bo, ha avuto in Massimo Moretti dell’Università La Sapienza di Roma, un interprete esemplare dell’Ugolini, patriota, mentore delle virtù patrie e di quelle urbaniesi, da inserire nell’agenda dei recuperi delle amministrazioni comunali di oggi e di domani. Il sottoscritto conviene con Michele Millozzi, ordinario di Storia contemporanea di Macerata, sulla padronanza disciplinare di Stefano Orazi nella storia del nostro Risorgimento preunitario.