Benedetto XVI ha nominato monsignor Claudio Giuliodori, finora vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, nuovo assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Mons. Giuliodori è nato ad Osimo, in provincia di Ancona, il 7 gennaio 1958. Dopo gli studi medi e liceali presso il Seminario minore di Osimo e gli studi filosofico-teologici presso il Seminario maggiore regionale di Fano, ha conseguito la licenza e il dottorato al Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” per gli studi su matrimonio e famiglia. Ordinato sacerdote il 16 aprile 1983, è stato tra l’altro vicedirettore del seminario di Osimo e viceassistente diocesano dell’Azione Cattolica per il settore giovanile. Dal 1985 al 1988 è stato vicario parrocchiale nella parrocchia di S. Marco di Osimo. Trasferitosi a Roma, ha lavorato come aiutante di studio presso la segreteria generale della Cei dal 1988 al 1991. Nominato Cappellano di Sua Santità nel 2002, è stato eletto vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia il 22 febbraio 2007 e consacrato vescovo il 31 marzo dello stesso anno. Attualmente è membro del Consiglio permanente della Cei, delegato della Conferenza episcopale marchigiana per la cultura e le comunicazioni, presidente della Commissione episcopale della Cei per la cultura e le comunicazioni sociali e consultore del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali.
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Saluto alla grande famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Dio che dispone tempi e modi del nostro servizio al bene della Chiesa, per volontà di Benedetto XVI, che in questi giorni ci testimonia come sia fondamentale salire sul monte della preghiera e della meditazione, mi chiama ora ad assumere questo nuovo incarico di Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ringrazio il Santo Padre per questo atto di fiducia verso la mia persona. Mentre vivo con un po’ di sofferenza il distacco dall’amata Chiesa di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, con cui ho condiviso sei anni di intenso cammino pastorale, già dispongo i miei passi per essere in mezzo a voi e condividere l’affascinante avventura della ricerca scientifica e della formazione spirituale e culturale dei giovani.
Rivolgo il mio saluto più cordiale al Card. Angelo Scola, Arcivescovo di Milano e Presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori e al Magnifico Rettore Prof. Franco Anelli, al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione, agli altri organismi dell’Università, ai docenti, agli studenti e alle loro famiglie, agli assistenti spirituali che prestano servizio nei Centri pastorali delle diverse sedi e nei collegi, a tutto il personale. Un particolare pensiero rivolgo inoltre a tutti i degenti, al personale medico e agli operatori del “Policlinico A. Gemelli” di Roma.
Entrando a far parte di questa grande famiglia, sulla scia di quanto fatto dai miei predecessori, e in particolare dal compianto Mons. Sergio Lanza e ancor prima da Mons. Gianni Ambrosio, oggi Vescovo di Piacenza-Bobbio, spero di poter contribuire alla vita e alla crescita di una Università che, a partire dall’intuizione feconda di P. Agostino Gemelli, è diventata un fondamentale presidio formativo e culturale, tra i più importanti in Italia e in Europa.
L’Università Cattolica, che nei suoi oltre novant’anni di vita ha svolto un servizio preziosissimo, rappresenta per la Chiesa e per la società in Italia una risorsa di inestimabile valore. Ad essa molti guardano con fiducia per il vigoroso sostegno che ha dato e può dare alla cultura cattolica e per la formazione di nuove generazioni che siano in grado di contribuire in modo determinante ancora oggi, e non meno che nel passato, al bene del Paese.
Assicuro tutto il mio impegno e offro la mia più sincera collaborazione per attuare quanto indicato dal Santo Padre nel discorso per i novant’anni dell’Università Cattolica quando ricordava che ci troviamo di fronte ad un «tornante storico, in cui è importante consolidare e incrementare le ragioni per le quali è nata, recando quella connotazione ecclesiale che è evidenziata dall’aggettivo “cattolica”; la Chiesa, infatti, “esperta in umanità”, è promotrice di umanesimo autentico» (Benedetto XVI, 21 maggio 2011).
Sarà mia premura, anche come Presidente della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali, operare in piena sintonia con la Conferenza Episcopale Italiana e nel quadro degli orientamenti pastorali per il decennio Educare alla vita buona del Vangelo dove si ricorda che nell’ambito universitario occorre puntare «alla formazione integrale della persona, suscitando la ricerca del bello, del buono, del vero e dell’uno; a far maturare competenze per una comprensione viva del messaggio cristiano e a renderne ragione nel contesto culturale odierno» (n. 49).
In attesa di incontrarvi e di iniziare il cammino assieme, vi assicuro il ricordo nella preghiera e la vicinanza spirituale.
Macerata, 26 febbraio 2013
+ Claudio Giuliodori