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      Home » La cerimonia nella sua terra natale
      Regione Provincia

      La cerimonia nella sua terra natale

      admin-6535Di admin-6535Nessun commento3 minuti di lettura
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      Acqualagna – Dal 27 ottobre 1962, giorno
      della scomparsa di Enrico Mattei, sui cieli di Bascapè
      (Pavia), sono stati scritti libri ed espressi
      giudizi di studiosi, giornalisti di ogni genere sulla
      sua persona e sulla sua attività.
      Acqualagna, suo paese natale, lo ricorda ogni
      anno con una cerimonia civile e religiosa che ha
      avuto luogo anche quest’anno con grande solennità
      e partecipazione a dimostrazione che la figura
      e l’opera del personaggio sono profondamente
      radicati nella memoria della gente.
      Ma chi è stato Enrico Mattei?
      Una prima descrizione ce la offre lui stesso facendo
      scrivere nel 1949 sulle biografie del parlamento:”
      E’ nato in Acqualagna (Pesaro) il 29 aprile
      1906 e risiede a Milano, via Fatebefratelli 13. Ragioniere.
      Industriale. Durante il periodo clandestino
      è il Comandante generale delle formazioni
      partigiane della DC. Componente dell’Esecutivo
      e del Consiglio Alta Italia della DC. Attualmente
      è vice-presidente dell’AGIP e presidente della
      SNAM. E’ stato eletto deputato nel IV collegio di
      Milano-Pavia con 13.484 voti di preferenza”
      Dal 1953 sarà presidente dell’ENI e poco più tardi,
      in occasione del conferimento della laurea honoris
      causa in chimica da parte dell’Università di
      Camerino, ci farà un quadro del periodo iniziale
      della sua vita:
      “A Camerino arrivai tanti anni fa, da bambino, su
      un carro con mio padre sottufficiale dei carabinieri
      , ormai in pensione , con mia madre e coi miei
      fratelli. Mio padre diceva che è brutto essere poveri
      , perché non si può studiare , e senza studiare
      non si può fare strada. Così ci portò a Camerino,
      perché era una città con vita a buon mercato , con
      scuole medie e Università. Girammo col carro in
      lungo e in largo a cercar casa , ma anche Camerino
      era troppo cara per noi. Così ce ne andammo.”
      A differenza della biografia tracciata qualche anno
      prima per la Camera dei deputati , ora Mattei
      desidera presentarsi come figlio dell’Italia umile
      degli anni ’20, che non ha possibilità di proseguire
      gli studi superiori (il diploma di ragioniere
      lo conseguirà nelle scuole serali di Milano negli
      anni ’30).
      In parte è vero come è altrettanto vero che il giovane
      Mattei trovò difficoltà nell’applicarsi agli
      studi, non certo per mancanza di intelligenza,
      ma forse perché convinto di potercela fare anche
      senza quegli studi che invece suo padre riteneva
      tanto importanti.
      Ma a Milano, giovane imprenditore riscoprirà il
      valore dello studio e si applicherà fino al conseguimento
      del diploma. La sua persona riceverà
      nuovi stimoli e il suo sguardo si amplierà sui problemi
      dell’Italia e quando da presidente dell’ENI
      tratterà con i Paesi stranieri sul petrolio.
      Con l’ENI Mattei cercò di creare un’azienda che
      fosse un insieme di persone , legate tra loro da
      aspirazioni comuni, dai dirigenti ai lavoratori.
      Tutti dovevano sentirsi parte di un gruppo vivo di
      cittadini che con il loro lavoro offrivano un servizio
      alla comunità.
      Oberdan Stroppa

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