Le iniziative dedicate alla Santa della Metola si sono svolte nella settimana da domenica 8 ottobre fino a domenica 15 ottobre, con la celebrazione solenne presieduta dal Vicario Generale, don Daniele Brivio.
Domenica 8 ottobre nella chiesa di San Francesco con la santa Messa presieduta da don Fabio Bricca, sono iniziate le celebrazioni in onore di santa Margherita della Metola. Questo momento, molto partecipato dai ragazzi e dalle famiglie, ha dato anche inizio all’anno catechistico della parrocchia.
Pellegrinaggio. Nel pomeriggio, partendo dalla località “Palazzi” (tra Mercatello e Sant’Angelo in Vado), si è svolto il pellegrinaggio verso l’oratorio della santa: preghiera e storia hanno fatto da cornice all’evento. Dopo una breve pausa un discreto gruppo di pellegrini, guidato da don Fabio Bricca, ha raggiunto la torre della Metola, luogo che ha dato i natali nel 1287 a Margherita. Un tempo era una fortezza, (castello di Metola), ubicata nel nord delle Marche, nella parte meridionale dell’antica provincia di Massa Trabaria. I partecipanti hanno avuto il privilegio di visitare, grazie alla disponibilità del proprietario sig. Pietro Rossi, quest’antica costruzione salendo sino alla sommità della torre dalla quale si ammira un panorama spettacolare. Dell’antica costruzione oggi rimane la torre a pianta quadrangolare e alcuni ruderi di abitazione e mura di cinta; tuttavia ancora oggi in questa terra antica si può respirare l’Amore di Dio che ha contraddistinto Margherita nonostante le sue gravi disabilità.
Pubblicazione. Martedì 12 ottobre la chiesa delle cappuccine ha ospitato il professore Mauro Papalini, storico dell’età medioevale e moderna della Deputazione di storia patria dell’Umbria, che ha presentato il testo: Margherita. La Santa Disabile. Questo libro fa conoscere una donna unica; vissuta tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, risulta modernissima e vicina all’uomo di oggi. Margherita, ne conosciamo la parabola umana, nasce cieca e con una grave menomazione fisica, come se non bastasse viene abbandonata dai genitori. Non si dispera, come chiunque avrebbe fatto, ma si abbandona a Dio e scopre che… Gesù la ama così com’è! Inondata da meravigliosi doni mistici, diventa un punto di riferimento per tutta la sua città e rifugio sicuro per chiunque abbia bisogno di una parola buona. Nella seconda parte del libro le preghiere aprono un dialogo diretto con lei per chiedere il suo sostegno e la sua intercessione. Un vivace dibattito ha dato la possibilità di approfondire i vari aspetti della vita della Santa e soprattutto l’attualità del suo messaggio per la società contemporanea.
Celebrazione solenne. Le iniziative si sono concluse domenica 15 ottobre con la celebrazione eucaristica nell’Insigne Pieve collegiata presieduta da don Daniele Brivio, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Urbino Urbania – Sant’Angelo in Vado. Don Daniele prendendo spunto dalle letture che la liturgia proponeva ha evidenziato come Margherita si è sentita amata dal Signore pur nella sua condizione di grave handicap e di abbandono, non si è lasciata vincere dalle sventure, ma ha cercato di vivere tutto questo alla luce del Mistero di Cristo, trovando in Lui la forza e il sostegno. Il vicario ha anche ricordato l’importanza che la famiglia di Venturino e donna Grigia hanno avuto nell’accoglierla nella loro casa, dove la “cieca della Metola” ha trovato affetto e comprensione. La presenza delle tre confraternite e del coro “Icense” di Mercatello hanno reso il momento liturgico ben animato e solenne.