“Apritemi le porte della giustizia, vi entrerò per ringraziare il Signore. È questa la porta del Signore: per essa entrano i giusti. Ti rendo grazie, perché mi hai risposto, perché sei stato la mia salvezza. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo!”. Con la citazione del Salmo 118, il Vescovo Andrea ha aperto, domenica 4 maggio nella chiesa parrocchiale di Marotta, l’incontro con i Ministri Straordinari della Comunione della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola rinnovando loro il mandato.
Dono. “In questo giorno della tua Pasqua Signore Gesù – ha sottolineato Mons. Andreozzi – ti rendiamo grazie per il dono della vita, dell’eucaristia, dello Spirito. Personalmente ti rendo grazie per questi fratelli e sorelle che si rendono disponibili al servizio verso i malati e al servizio della Comunione da distribuire alle persone che non possono prendere parte alla celebrazione comunitaria. Ti rendo grazie per la loro generosità, prego per loro perché sulla pietra del Tuo Figlio, Gesù Cristo, scartata dai costruttori, possano fondare la propria fede e possano costruire le proprie scelte di amore e di benevolenza”.
Pasqua. “Questo incontro – ha proseguito il Vescovo – cade nel tempo di Pasqua, in quei cinquanta giorni che ci portano alla Pentecoste. A Pasqua noi celebriamo tutto il mistero pasquale: la resurrezione, l’ascensione e la Pentecoste. Gesù, infatti, risorge, siede alla destra del Padre e ci ottiene il dono dello Spirito. Nel libro degli Atti degli Apostoli l’ascensione viene raccontata con una differente cronologia: all’inizio del libro ci viene detto che Gesù passa quaranta giorni con i suoi. Quindi, nel Vangelo l’ascensione è nello stesso giorno di Pasqua, mentre dall’altra trascorrono quaranta giorni. Hanno ragione entrambi poiché da una parte c’è la consapevolezza che la Pasqua è tutto questo, dono dello Spirito e compimento della missione di Gesù, ma dall’altra si è consapevoli del fatto che la salita in cielo di Gesù autorizzi la missione della Chiesa. Quali sono, dunque, i doni che il Risorto fa alla sua Chiesa? Innanzitutto lo Spirito Santo, il Paraclito, ciò significa che siamo consolati, sostenuti, accompagnati da Dio. Altri doni, frutto della Pasqua, sono sicuramente i Sacramenti, la presenza del Cristo Risorto nella nostra vita e in quella dei fratelli e Maria, dono che Gesù fa alla sua Chiesa che si riscopre madre.
Mensa. “Cosa fa Gesù nei quaranta giorni tra la Pasqua e l’ascensione secondo il libro degli Atti? – chiede il Vescovo – Prepara gli apostoli alla predicazione, fa il maestro di esegesi, mangia con loro. Attraverso la convivialità Gesù ha educato a uno stile di accoglienza e familiarità, ci insegna uno stile di commensalità. Tutti si devono sentire commensali, nessuno escluso”.