Due giorni per guardarsi dentro. Questo invito è stato raccolto da oltre cento giovanissimi, soprattutto delle prime classi delle superiori, che si sono ritrovati a Castel Cavallino il 23 e 24 novembre, per il ritiro proposto dall’Azione Cattolica diocesana.
Si è partiti dalla domanda di Gesù al cieco di Betsaida: “Cosa vedi?”. I giovanissimi sono stati aiutati, con varie attività personali e di gruppo, a guardarsi in profondità.
Dopo cena, guidati dall’assistente don Diego Fascinetti, hanno vissuto l’adorazione eucaristica come occasione per mettersi di fronte allo sguardo di Gesù. Hanno poi accolto la proposta di una giovane coppia di sposi. Ilenia e Manuel hanno creato un momento molto coinvolgente, parlando con gli sguardi, senza usare parole, come avviene spesso nella quotidianità.
Domenica mattina c’è stata la testimonianza di Manuela e Patrick Montalbini, sposi da trent’anni, che hanno raccontato la loro storia, in particolare come hanno affrontato fino a oggi la vita familiare in compagnia del Signore.
Nel corso del ritiro non sono mancate occasioni per fare amicizia, per coinvolgere tutti a mettersi in un gioco. Per alcuni è stata la prima occasione per guardare, con modalità e possibilità nuove, la realtà della propria vita. Non solo coloro che hanno partecipato, ma anche i giovani che hanno organizzato il ritiro insieme agli adulti, si sono resi conto che lo stile dell’Azione Cattolica coinvolge generazioni diverse nell’esercizio comune della responsabilità e della missione.