Le tradizioni rischiano di perdersi con il passar delle generazioni e il mutare dei tempi, ma la festa di Sant’Antonio a Carignano questo rischio non lo corre. Domenica 14 gennaio, come ogni anno, la piazzetta al centro del paese e le vie fino alla Torre si sono animate di residenti e gente arrivata per questo evento con gli animali a quattrozampe.
Una splendida giornata di sole ha permesso che la festa si svolgesse con tranquillità all’aperto. Convivialità, scambi di saluti e sorrisi hanno dato vita al rinnovarsi della pietà popolare e a una giornata di allegria.
La celebrazione liturgica quest’anno era molto attesa. La preparazione dei canti da parte dei due cori parrocchiali riuniti per l’occasione è stata curata più del solito. Non si poteva sfigurare davanti al nuovo Vescovo Mons. Andrea Andreozzi.
Una celebrazione molto partecipata e sentita, preceduta da un caloroso benvenuto da parte del parroco don Giuseppe Tintori, ha permesso di cogliere e apprezzare la freschezza e la novità del nostro pastore. Un’omelia chiara ha mostrato la capacità di Don Andrea di avvicinarsi alla gente, mantenendo rigorosamente il legame con le scritture, con significativi riferimenti agli animali e all’amicizia che lega l’uomo agli altri esseri viventi.
Mons. Andreozzi ha dato vita a una curiosa novità chiamando per nome ogni singolo animale che gli passava davanti, benedicendolo e affidandolo alla protezione di Sant’Antonio. Ovvia la simpatia accattivata grazie alla semplicità di questo atteggiamento.
Non vi è tradizione religiosa senza una processione: quella di Carignano si è svolta lungo le vie centrali del Borgo, accompagnata dal complesso bandistico “Città di Fano” in grande assetto e diretto dal M° Rossi. La solennità dei brani mariani popolari e la preghiera guidata da Sua Eccellenza hanno regalato ai presenti momenti di grande emozione e raccoglimento. La presenza costante del Sindaco Massimo Seri, sempre fedele a questa ricorrenza, indica la vicinanza dell’Amministrazione Comunale. Prova ne è il sostegno dato negli ultimi due anni ai restauri del ciclo pittorico seicentesco presente nella chiesa di Carignano. La preparazione della ricca colazione contadina offerta ai presenti ha riunito i Carignanesi in una generosa gara di disponibilità. Il pranzo conviviale ha permesso al nuovo Vescovo di conoscere le famiglie e di entrare nei vari ambiti della vita di questo borgo.