Trentuno famiglie si sono incontrate, domenica 19 novembre, al santuario di San Giuseppe in Spicello di Terre Roveresche, per vivere insieme un momento di spiritualità e riflessione sul tema “Custodire la coppia” guidato da don Giuseppe Berardi, sacerdote Paolino.
Famiglia. Complice una bellissima giornata di sole le famiglie, convocate dalla Pastorale Familiare della Diocesi, guidata dal diacono Carlo Berloni e dalla moglie Nicoletta, si sono soffermate a riflettere insieme sui tradimenti di vario genere che minacciano la famiglia. “Non esistono solo tradimenti fisici – ha ricordato don Giuseppe – ma ci sono altre forme ben più subdole tra cui il non riconoscere nel coniuge la presenza di Dio. La famiglia ha bisogno di equilibrio tra la sua intimità e la sua chiamata ad extra, tra l’andare e il custodirsi. L’amore è il dono più grande da annunciare e vivere per testimoniare la presenza di Dio a cui affidarsi.
Vita. L’impegno lavorativo totalizzante, il tempo sottratto alla famiglia per il volontariato, l’uso dei beni a proprio piacimento, sono tutti ambiti in cui si può “tradire” l’altro – ha proseguito don Giuseppe Berardi – per questo ogni scelta deve essere presa insieme mettendo il noi davanti all’io. La famiglia è tale se si apre alla vita, se riconosce nell’altro il volto di Dio, se diventa capace di costruire un progetto insieme fatto di preghiera e accoglienza reciproca”.
Gioie e fatiche. Nei lavori di gruppo, le famiglie hanno aperto il proprio cuore condividendo gioie e fatiche del vivere, in coppia e con i figli, sempre più di corsa. Questo crea difficoltà, ma non impedisce la scelta di fondo dell’amore capace di superare ogni ostacolo.
Amore. Cambiano i tempi e i modi di essere famiglia, ma a fianco ad ogni difficoltà dobbiamo cogliere l’opportunità che il Signore ci dona per crescere e far crescere il noi basato sull’Amore.
La giornata è poi terminata con la solenne celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola Mons. Andrea Andreozzi che, nell’omelia, si è rivolto ai tanti bambini presenti esortandoli ad essere contenti dei doni che Dio ci fa. “Mettiamoci in gioco con il Signore – ha detto il Vescovo – e Lui ci ricolmerà di doni; operosità, generosità, equilibrio: siano queste le doti di donna Sapienza che ciascuna famiglia può coltivare”.
Al termine della celebrazione a tutte le famiglie partecipanti è stato consegnato un piccolo ombrellino con una frase come segno della giornata per ricordarci che Dio è per noi riparo e fortezza di fronte alle intemperie.